lunedì 26 agosto 2013

End of summer

end of summer

1. 
Borsa Smythson - barneys.com € 625
Vestito - topshop.com € 67 
Scarpe - topshop.com € 115
2.
Borsa Chloé -  forwarforward.com € 1120
Vestito Ted Baker -tedbaker-london.com € 185
Sandali Gucci - profilefashion.com €295
3.
Borsa River Island - riverisland.com 23
Vestito - Topshop € 60
Scarpe - lovelyshoes.net  € 15 

L'estate sta finendo e per (quasi) tutti si riavvicina il momento di tornare in città e al solito tran tran. La tentazione sarebbe di presentarsi al lavoro con una vecchia t-shirt, pantaloni stropicciati e un paio di Birkenstock ma è meglio tenere alto il morale e la stima di noi stessi (propria e altrui), perciò ecco qualche idea per una rentrée di stile.
Per tornare in ufficio, un vestito a fiori stilizzati ma a colori non troppo vivaci, che sanno già un po' d'autunno, sandali alti e tracollina gialli, un colore che per anni è stato negletto ma ora vive il suo momento di gloria, perciò approfittiamone per portare un po' di allegria e energia negli accessori (outfit 1).
Per un'uscita che rallegri il ritorno in città, il vestito con le stampe di rose che sembrano un collage di instagram, maniche lunghe così non serve il golfino o la giacca, sandali viola e borsetta rigida rosa nude, ottimo investimento perchè il colore è versatile è il modello è uno degli "it" più attuali (oufit 2).
Back to school? Ecco un oufit (3) super economico da (finta??) ingenua: il vestito con le margherite, la cartella nera e bianca e un paio di Mary Jane con la zeppa con cui sognare di andare a un pic nic a Central Park.


venerdì 23 agosto 2013

Ipcress - Almost Bond


A cura di The talking mule


Una sera di qualche tempo fa, mentre spulciavo la filmografia di Michael Caine (ebbene sì, a volte passo così le mie serate e mi piace pure!), mi sono imbattuto in qualcosa di inaspettato. Una vera e propria saga dedicata ad un agente segreto, creata dalle stesse persone che hanno contribuito a creare il mito di James Bond, e per di più negli stessi anni. Ce n'era più che abbastanza per attirare la mia attenzione, così dopo qualche settimana dedicata al reperimento dei film ed all'approfondimento del personaggio e della produzione, ho deciso di raccontarvi qualcosa di Harry Palmer, l'altra faccia della medaglia Bond.

Siamo nel 1965, la saga Bond sta giungendo al quarto capitolo (Thunderball); Harry Saltzman, il produttore socio di Albert Broccoli nella EON, si imbatte in un romanzo di Len Deighton, La pratica Ipcress, e lo passa a diversi sceneggiatori perché ne traggano un film. Dopo vari passaggi di mano lo script finale è opera di Bill Canaway e James Doran; la regia viene affidata al canadese Sidney J. Furie, con il quale però Saltzman si trova spesso in disaccordo, al punto che Furie verrà licenziato ed il film portato a conclusione dal montatore Peter R. Hunt, che aveva già lavorato al montaggio dei primi quattro film di 007 e sarà regista del bello quanto sfortunato Al servizio segreto di sua maestà.
Le musiche sono firmate da John Barry e le scenografie da Ken Adam, collaboratori storici del franchise di 007.

Len Deighton insegna a Michael Caine a rompere le uova

L'occhialuto personaggio di Deighton, benchè altrettanto inglese, è quasi l'opposto di Bond: vive con un magro stipendio in un appartamento a Notting Hill (che all'epoca non era chic, solo shabby). E' stato reclutato nel servizio segreto per "espiare" qualche affare poco pulito concluso mentre era in Germania alla fine della seconda Guerra Mondiale, non ama la violenza nè le armi (in realtà neanche Bond, all'inizio). In compenso è un gourmet (Deighton è un grande appassionato di cucina, argomento sul quale ha scritto diversi libri), benchè sia costretto a fare la spesa al supermercato (niente caviale e Bollinger millesimé) ed è un grande esperto di musica classica. Come Bond, ha la passione per le donne.

Rispetto a quelli di 007, il registro dei film è molto più serio. Siamo in piena guerra fredda ed il mondo è diviso in due dalla cortina di ferro. Intrighi e tradimenti sono all'ordine del giorno. In questo senso l'atmosfera è simile a quella del recente La talpa, con agenti segreti che "cambiano parte" senza domandarsi che cosa è giusto o sbagliato, badando solo a chi offre di più.

Micahel Caine e Sue Lloyd
Oltre a Michael Caine nel ruolo del protagonista, troviamo l'inglesissimo Gordon Jackson (il colonnello Cowley della mitica serie TV inglese The professionals) nella parte dello sfortunato collega Carswell. Il fascino feminile è rappresentato dalla modella e attrice Sue Lloyd nel ruolo dell'agente Jean Courtney, ruolo che fra l'altro riprenderà trent'anni dopo in All'inseguimento della morte rossa.

Qualche curiosità: nella scena in cui Palmer cucina le mani non sono quelle di Caine, bensì dello stesso Deighton, lo scrittore-gastronomo, molto più inquietante è invece la notizia riportata da Wikipedia, secondo cui la procedura di lavaggio del cervello mostrata nel film trae ispirazione da una metodologia sviluppata realmente nell'ambito del programma MKULTRA della CIA.

Contrariamente a quanto successe per i film di 007, il franchise di Harry Palmer venne apprezzato anche dalla critica: il film vinse due BAFTA (miglior film e miglior scenografia) e fu tra i candidati alla Palma d'Oro a Cannes.

Il successo riscosso della pellicola si concretizzò in due sequel realizzati negli anni immediatamente successivi, e in altri due film realizzati negli anni 90, con un produzione completamente diversa, ma conservando Michael Caine come protagonista. 



1965 - Ipcress (The ipcress file)
Regia: Sidney J. Furie
Montaggio: Peter R. Hunt
Scenografie: Ken Adam
Musiche: John Barry

lunedì 19 agosto 2013

White on white

white dresses


1. Dolce e Gabbana  (€ 2755)
2. Topshop  (€ 69)
3. Tory Burch  (€ 155)
4. Marni  (€ 605)
5. Topshop  (€ 67)

Che cosa c'è di meglio di un abito bianco per dare il sapore dell'estate? E' vero che il bianco si può portare in tutte le stagioni, ma ora è il momento top e conviene approfittarne per portare il nostro LWD (little white dress), versione estiva e più allegra dell'LBD (little black dress), passepartout per tutte le occasioni.
I modelli tra cui scegliere sono tanti, a tubino o svasati anni Cinquanta, minimal o boho, essenziali o elaborati, c'è sempre quello giusto per il proprio fisico, e non è necessario svenarsi per sfoggiarne uno, come potete vedere dalle proposte qui sopra.
Qual'è il vostro LWD preferito?

 

giovedì 15 agosto 2013

Un film per l'estate - Il treno per il Darjeeling

a cura di The talking mule


Il treno per il Darjeeling è il frutto della collaborazione fra un autore originale ed inconsueto, Wes Anderson (I Tenebaum, Moonrise Kingdom per citare i più famosi), con Roman Coppola (fratello di Sofia) e Jason Schwartzman (nipote di Francis e cugino sia di Roman che di Nicolas Cage). Gente che di "famiglia" se ne intende, insomma, e devo dire che questo è uno dei film sulla fratellanza più significativi che abbia mai visto.


I tre fratelli Whitman si ritrovano su invito del più grande, Francis, a compiere un viaggio "spirituale" in India a bordo del Darjeeling limited, una sorta di transiberiana in chiave indù. I tre non si parlano da oltre un anno, data del funerale del padre, e ciascuno di loro è arrivato ad un punto della propria vita in cui è necessaria una svolta: Francis è reduce da un tentativo di suicidio, Peter è prossimo a diventare padre, Jack è invischiato in una relazione senza futuro, ma senza la determinazione di darci un taglio netto. Nel corso del viaggio i tre saranno costretti a passare tutto il tempo insieme fra avventure amorose, templi induisti, gite al mercato e incredibili (apparentemente) coazioni a ripetere sempre gli stessi errori .


Owen Wilson è Francis, il fratello più grande che organizza il viaggio fin nei minimi dettagli (nascondendo però il suo vero intento ai fratelli), ha l'ossessione del controllo e impone le proprie decisioni ai fratelli. Adrien Brody è il fratello di mezzo, con il vizio di intascarsi gli oggetti del padre prima che siano stati divisi fra i fratelli, Jason Schwartzman interpreta Jack, il fratello scrittore che racconta nei suoi libri tutto quello che gli succede convinto che sia opera di fantasia. Jack è anche protagonista del corto Hotel Chevalier (di cui vi consiglio la visione su Youtube, dura meno di 15 minuti) che in sala precedeva la visione del film, ed in cui si narra la sua notte d'amore con la ex di cui si parla nel film. Il corto è un perfetto esercizio di stile e passerà comunque alla storia del cinema per ospitare il primo nudo integrale di una Natalie Portman con i capelli cortissimi. Anjelica Huston, infine, è inarrivabilmente leggera nel ruolo della madre dei tre protagonisti.
Numerose le comparse di lusso: oltre alla Portman, Bill Murray nella scena iniziale, la modella Camilla RutherfordIrrfan Khan (il poliziotto di The Millionaire) nel ruolo del padre del bambino morto nel fiume e infine il regista Barbet Schroeder (Barfly, Il mistero Von Bulow, Inserzione pericolosa) nel ruolo del meccanico della Porsche.


Il film sembra avere come tema un viaggio di formazione, mentre in realtà nessuno dei tre personaggi subisce la minima evoluzione. Molto più verosimilmente i tre imparano ad accettarsi per quello che sono: Francis continuerà sempre a decidere per gli altri (ma abbiamo imparato che è una caratteristica mutuata della madre), Peter userà sempre gli oggetti dei fratelli come se fossero suoi e Jack continuerà a scrivere dei fatti della propria famiglia come se fossero opere di fantasia, solo che alla fine se ne rendono conto e decidono che va bene così. Durante una sosta del treno i tre si chiedono se avrebbero potuto essere amici se si fossero incontrati come sconosciuti, senza legami di parentela: che domanda inutile. Loro sono fratelli e anche se ci sono giorni in cui sembra essere una condanna sono destinati a fare il loro viaggio insieme anche una volta scesi dal treno.
Attenzione però: anche se sembra difficile, per prendere il prossimo treno potrebbe essere necessario buttare via il bagaglio che non ci consente di afferrare la vita al volo e di essere - semplicemente - noi stessi.


2007 - Il treno per il Darjeeling (The Darjeeling limited)
Regia: Wes Anderson
Sceneggiatura: Wes Anderson, Roman Coppola, Jason Schwartzman
Costumi: Milena Canonero


lunedì 12 agosto 2013

Bbbianco!

white on white

1.
camicia con scollo a V - € 93 gant.com
gonna lunga Jigsaw - € 68 johnlewis.com
sandali Badgley Mischa - € 67 macys.com

2.
top a strisce ton sur ton - € 6 newlook.com
gonna - € 10 newlook.com
sandali alti - € 93 nastygal.com


3.
top svasato - € 17 bardot.com.au
shorts - € 30 zara.com
oxford in tela - € 60 colehaan.com

Bianco... dimentichiamo per un po' i colori fluo, quelli vivaci, i pastelli. Il colore principe dell'estate è il bianco, essenziale, semplice, elegante.
Un outfit total white è perfetto in qualsiasi occasione, facile da creare, di sicuro effetto.
E a me non dispiace quell'aura da estate di altri tempi, che sa di educazione, cortesia e atmosfere rarefatte.

giovedì 8 agosto 2013

Un film per l'estate - Una sposa per due

a cura di The talking mule


L'estate è anche tempo di vecchi film e, complice un pomeriggio afoso, ci siamo imbattute in Una sposa per due, una vecchia commedia annata 1962. L'atmosfera scanzonata e giocosa degli anni '60 ci ha conquistate (e con lei i suoi magnifici costumi) e ne abbiamo approfittato per condividere con voi, cari lettori, queste due ore di pura evasione. La recensione come sempre è opera del nostro insistituibile The talking mule. Enjoy!

Una sposa per due (titolo originale If a man answers) è una commedia romantica per certi versi un po' diversa dal solito. La protagonista è la giovane Chantal figlia di una ex ballerina delle Folies Bergère e di un posato uomo d'affari di Boston. Spinta al matrimonio dal padre stufo di aspettarla sveglio fino alle ore piccole quando esce con i numerosi ragazzi che la corteggiano, e cogliendo al volo il trasferimento per motivi di lavoro della famiglia a New York, Chantal in breve tempo rimorchia il brillante fotografo Eugene, e grazie ai saggi consigli della madre Germaine in breve tempo riesce a farsi sposare.

In amor vince chi fugge...

Il matrimonio però, lungi dall'essere una conclusione, si rivela un cammino irto di difficoltà, prima fra tutte il calo di attenzione del giovane Eugene. Chantal ricorre ancora una volta all'aiuto della madre, e qui si rivela la vera idea geniale del film: l'esperta Germaine ha impostato il rapporto con il marito seguendo fedelmente i consigli di un manuale di addestramento per cani! Ovviamente il sistema funziona a meraviglia anche per Chantal, fin quando l'invidiosa amica Tina non svela il segreto a Eugene il quale, da uomo tutto d'un pezzo degli anni '60, non può far altro che offendersi. Ancora una volta Chantal ricorre al consiglio materno e, in base alle indicazioni di Germaine, si inventa un amante, un certo Robert Swan, allo scopo di far ingelosire Eugene. La situazione precipita quando ritornando a casa Chantal vi trova il signor Swan in carne ed ossa. Eugene, a quanto pare, è stato meno ingenuo del previsto e ha architettato un controscherzo con l'aiuto del padre, Adam. A questo punto è Chantal ad offendersi e a tornare a casa dai genitori, fin quando l'innamorato Eugene si fa trovare a casa con tanto di guinzaglio e collare: essere il cucciolo l'uno dell'altro non è poi tanto male!

Bobby e Sandra impegnati in una schermaglia

La pellicola è interpretata da una splendida e platinatissima Sandra Dee (Come sposare una figlia, Scandalo al sole, Torna a settembre), appena ventenne ma già da un pezzo "fidanzatina d'America", dal marito Bobby Darin famoso cantante degli anni '50 che si è preso la soddisfazione di recitare per registi del calibro di Cassavetes e Siegel. Fra i comprimari troviamo Micheline Presle (una lunga carriera recitando fra gli altri per Negulesco, Lang, Chabrol) nel ruolo della madre di Chantal, una disinvolta e divertente figura di mamma "parigina". Fra i comprimari si segnalano Stefanie Powers (futura stella del telefilm Cuore e batticuore), bellissima anche lei e Cesar Romero nel ruolo del padre di Eugene, quasi impossibile riconoscere in lui il Joker del buffo telefilm di Batman degli anni '60.

Micheline - Germaine, la vera protagonista! 

Nel cast tecnico spicca Russel Metty, direttore della fotografia di Howard Hawks, Orson Welles e premio Oscar per la fotografia di Spartacus di Kubrick. Qui si prende una pausa di tutto relax regalandoci però immagini patinate dell'american way of life e di una Sandra Dee mozzafiato avviluppata nei deliziosi costumi di Jean Louis, un mostro sacro della Hollywood fashion, basti dire che sono suoi i vestiti di Rita Hayworth in Gilda.

Sandra Dee e Stefanie Powers: scegliereste la bionda o la mora?

Il film, visto oggi, potrebbe essere tacciato di maschilismo e di "apologia di matrimonio", ma se è solo per quello, a quel tempo si portavano serenamente le pellicce, si trincava whisky facendosi meno problemi di quanti ce ne facciamo oggi per una coca-zero, Eugene - horreur! - fumava sul posto di lavoro. Insomma era un mondo diverso, ma che va sempre visto nel registro della commedia.
Sandra Dee e Bobby Darin si trovavano più o meno nella stessa condizione personale dei protagonisti: infatti erano sposati da meno di due anni e avevano appena avuto il loro primo ed unico figlio (ebbene sì anche se non si direbbe, in questo film Sandra era reduce dalla gravidanza, potere dei 19 anni), il che a mio avviso regala una verve del tutto particolare alle rispettive interpretazioni.

Sandra Dee e Jean Louis, risultato mozzafiato!

Dagli anni '60 in qua molte cose sono cambiate, ma per fortuna ancora adesso la gente continua in modo più o meno fortuito, buffo, romantico, disperato, inevitabile a volersi bene. Anche se l'istituzione del matrimonio non gode più della considerazione sociale che aveva cinquanta anni fa, ancora oggi c'è chi ha il coraggio di pronunciare il fatidico "finchè morte non ci separi"; l'importante è ricordarsi che è l'inizio e non la conclusione di una storia d'amore: addestrarsi a vicenda un po' ogni giorno a dare e ricevere attenzioni proprio come si farebbe con un amico a quattro zampe non mi pare nè disdicevole nè degradante. Credo anzi sia una metafora molto efficace: così come il cane prende il carattere che gli dà il padrone, così la persona che ci vive accanto sarà fatta un po' come ce la siamo meritata.





lunedì 5 agosto 2013

Recycle, once is not enough! #3

Ecco a voi l'espressione soddisfatta di Maurizietta che pensa "Qualche chiletto in più per mia sorella e mi sono rifatta il guardaroba gratis, non devo smettere di indurre in tentazione Giulia con dolci e deliziosi manicaretti preparati dalle mie mani !".

No bugdet, no limits outfit #3


Gonna Max&Co
Top United Colors of Benetton
Scarpe in corda No brand (mercato rionale Murcia - Spagna)
Borsa Max&Co (old)



Oggi si parla di una gonna in cotone marrone con i bordi a sangallo da cui sbuca la sottogonna viola. La maglietta viola è quindi perfetta, ma trovo che all'occorrenza stia bene anche con il bianco. Il bracciale è di Giulia, ma questa volta l'ho solo preso in prestito, borsa e scarpe invece sono mie.
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