mercoledì 22 maggio 2013

Less is more, la moda ai tempi della recessione


Ok, ho dichiarato pubblicamente la noia mortale che mi provoca la visione della maggior parte delle collezioni, mi sono anche ripromessa di rovistare in fondo agli armadi in cerca di ispirazioni retrò. Ho fatto i compiti a casa ed ecco i piccoli tesori scaturiti da guardaroba rimasti inviolati per troppo tempo.



Robe-manteau di Celine, salvato qualche anno fa da uno dei mitici repulisti di mia madre e ricaduta prontamente nell'oblio: troppo elegante da indossare quotidianamente, difficile trovare l'evento giusto per sfoggiarla (anche a causa della mia indole decisamente più da eremita che da socialite), ebbene con un giro dalla sarta e pochi euro è stato scucito sul davanti, aggiustata la fodera ed ora ho un elegante soprabitino nuovo.



Kimono Made in Japan, è stato donato qualche anno fa a Giulia da un'ospite giapponese, relegato in un angolo recondito del guardaroba in attesa di un travestimento di carnevale,  ha conosciuto una seconda giovinezza grazie allo stile giappo, adesso viene utilizzato come giacchetta primaverile per tutte le occasioni, dal matrimonio all'happy hour.



Gonna "ruggenti anni '20", non l'ho mai rinnegata ma essendo stata acquistata almeno 5 anni fa e  avendola indossata solo una volta era entrata di diritto nella lista acquisti sbagliati. Diciamo che la lunghezza a mezzo polpaccio non aiuta, ho accarezzato l'idea di swapparla ma alla fine non ce l'ho fatta, è bastato accorciare l'orlo di 5 centimetri per inaugurare una bella amicizia (cit.).

Ora ho tre pezzi nuovi, non ho speso nulla (o quasi) e ho ancora molto lavoro da fare, parto per nuove ricerche. Ciaoooo!



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