lunedì 5 dicembre 2011

Remise en forme del capello. Numero 4 - colorazioni tradizionali

Eccoci giunti al quarto e ultimo appuntamento (per le puntate precedenti clicca QUI, QUI e QUI) con la remise en forme del capello sotto la sapiente guida di Aldo di Umbrella, oggi si parla del più classico degli interventi sui nostri capelli: la tinta.
Che sia per necessità (vedi capelli bianchi) o per vanità, tutte noi prima o poi ci facciamo tentare da una tintura ma colori improponibili e capelli sfibrati sono spesso in agguato e  quante possono dirsi davvero contente?  


Abbiamo incontrato Aldo per carpirgli qualche segreto e disporre così di una preziosa survival guide all'insidioso mondo della colorazione permanente e da neofite totali sul tema quali siamo, ci siamo fatte spiegare tutto partendo dall'ABC.



Normalmente il colore (fatto circa una volta al mese per evitare la ricrescita) prevede l'applicazione del prodotto su tutta la lunghezza del capello, creando così inevitabili sovrapposizioni di tinte fatte in diversi momenti - spiega Aldo Ravarotto - questa tecnica crea problemi sia di estetica che di salute del capello, ed entrambi dipendono dalla tecnica utilizzata per la colorazione che, tradizionalmente, viene effettuata col sistema di sovrapposizione delle tinte. I diversi strati di tinta applicati uno sull'altro nel corso del tempo - prosegue Aldo - non solo indeboliscono il capello intaccandone la struttura e rendendolo stopposo ma provocano anche un più o meno leggero cambio di tonalità nel colore finale.
Naturalmente c'è una soluzione a tutto ciò, basta seguire le Umbrella's rules:
regola n°1 Se il colore che sfoggiavi fiera durante la tua meglio gioventù ti ha ormai abbandonata, per far passare la cosa inosservata ai più, la scelta migliore è cercare di replicarlo artificialmente, con una tinta appunto. Onde evitare di trovarsi nel giro di poco tempo capelli deboli e tristi, Aldo ha elaborato un nuovo sistema di applicazione della tinta grazie alla quale non solo si ottiene un effetto naturale ma anche capelli sani come quelli di una ragazzina.  
Questa tecnica prevede la colorazione, solo ed esclusivamente delle radici, di un colore leggermente più scuro del proprio, in natura infatti la radice del capello è sempre un po' più scura della lunghezza, man mano che i capelli crescono la luce li schiarisce in modo naturale - dice Aldo - lo stesso processo di schiarimento avviene in modo naturale anche con il capello colorato e tingendo solo un segmento di capello invece di tutta la lunghezza ottengo contemporanemente un capello elastico e sano e dalle sfumature naturali. 
regola n°2 - se il tuo colore naturale non ti ha ancora abbandonata, ricorda che un giorno lo rimpiangerai, quindi non nasconderlo sotto un altro colore; se hai voglia di giocare un po' con riflessi e sfumature, henné e colpi di sole saranno preziosi alleati.



Per info:
Umbrella - Aldo
Viale Thovez 2, Torino
011 6604898

foto di Alessandra Lamberto

3 commenti:

  1. Sai che non sapevo la metà di queste cose?
    Grazie come sempre utilissime :*

    MissPandamonium

    RispondiElimina
  2. Ho sempre pensato che sui capelli i colori fossero ... dolori, per cui ho sempre evitato le tinte e sono rimasta castana chiara come natura mi ha creato fino a quando i primi segni del tempo si sono fatti sentire. Ora cerco di mimetizzare i primi (ahinoi) fili bianchi con i prodotti più naturali possibili. Certo, se fossi vicina a Torino mi affiderei con estrema fiducia a Aldo, che mi pare proprio un validissimo "guru" del capello :)))
    www.lostinunderwear.blogspot.com

    RispondiElimina
  3. Amo quest'uomo :) Io da un po' di tempo sono nature, senza tinte, e ho ri-scoperto i miei colpi di sole naturali...Quando i primi "bianchi" cominceranno a spuntare credo che li maschererò con colpi di sole color cenere...da Aldo!!

    RispondiElimina

Questo blog è copyright di Torino Style. Testi e fotografie, se non diversamente indicato, sono copyright degli autori o dei contributors.
Nessuna parte di questo sito, dei post e delle immagini può essere utilizzata o riprodotta senza consenso esplicito e comunque sempre citandone sempre la fonte.