Chi ha detto che a Torino non c'è il mare? Murazzi beach. pic Silvia Lanza |
Chi è nato prima degli anni '90 ricorderà il gruppo torinese mod degli Statuto che in tempi non sospetti cantava, riferendosi alla capitale sabauda, "Qui non c'è il mare"; ebbene proprio quello che mi viene da canticchiare passeggiando per le vie di Torino quando vedo #orroriestivi di varia natura in giro a piede libero.
Questo è il mio personale j'accuse.
A voi quali "cadute di stile" danno fastidio?
Infradito (da doccia) in città
Jennifer sei uscita di corsa di casa e ti sei dimenticata di metterti le scarpe?
Le infradito di gomma (anche se Havaianas original) lasciamole per la spiaggia.
Minivestiti troppo, troppo mini
Mini-vestiti inguinali e dal sapor di copricostume sono molto carini sul lungomare di Loano quanto meno inappropriati in città. Diciamoci la verità, le persone a cui stanno bene sono proprio poche, se non siete tra questa minoranza perché mostrare cellulite e ginocchia cadenti a tutti quando con 30 cm di stoffa in più potreste fare un figurone?
Spalline del reggiseno (o peggio reggiseno) in vista
Se il vostro décolletée è così prorompente da non poter fare a meno del reggiseno e della spallina, rassegnatevi. Fatene un punto di forza con abiti dalla bella scollatura ma che permettano di indossare l'adeguato underwear. Le spalline sottili e gli abiti con spacchi vertiginosi sulla schiena sono il premio di consolazione di noi piatte, quindi non vi allargate.
Naturalmente l'orrore delle spalline a vista, trasparenti (gli anni '90 sono finiti da un pezzo) valgono per tutte, quindi astenetevi, please.
Soluzioni? La spallina ton sur ton, il reggiseno a fascia e, se con le scollature sulla schiena e niente reggiseno vi sentite troppo nude, potete sempre cucire un vecchio costume dentro al vestito e il gioco è fatto.
Shorts come i mutandoni della nonna
Un tempo si chiamavano hot pants, oggi sono gli shorts ma il risultato non cambia: sono più corti di qualsiasi mini gonna abbiate mai indossato e quando camminate le chiappe fanno capolino. Quelli in pizzo o sangallo sono carini ma hanno una preoccupante somiglianza con le mutande delle nostre trisnonne. I mini shorts riserviamoli per il chiringuito della spiaggia (o alle minori di 5 anni).
Sandali lunghi, sandali corti
I piedi più corti dei sandali mi hanno sempre provocato un mix di attrazione e repulsione, non ho ancora capito se è un problema dei sandali o del piede. A me non è mai capitato che un sandalo facesse questo effetto e sono quindi piena di interrogativi in proposito, oggi mentre ero in coda in banca stavo per bloccare la mia vicina e chiederglielo. Non so... mi sapete illuminare in proposito?
Ad ogni buon conto, l'effetto "ho rubato i sandali a mia sorella più grande" lo classifico tra gli orrori estivi subito dopo i mignoli che tentano di evadere, il sandalo troppo stretto effetto cotechino o quello troppo corto con le dita che fanno cucù.
and tha's all folks, vi avete qualche suggerimento in più?!
Condivido ogni singola perplessità. E poi certe cose a Torino non dovrebbero proprio vedersi, essendo una città chic! ;)
RispondiEliminaLe ultime due foto sono terrificanti!
RispondiEliminaO mamma, potrebbero davvero farci un film con queste ispirazioni horror! XD
RispondiEliminaCondivido tutto quello che hai esposto, anche se ammetto di aver ceduto ai "mutandoni della nonna" d'estate. E non mi riferisco agli hot pants in pizzo, ma proprio alla biancheria usata da una mia antenata. Mi era piaciuta così tanto che ne ho fatto un pantaloncino, davvero carino a mio avviso. Anche se non è così corto come quelli attuali ed è perfetto sotto un blazer di lino. Io li indosso così! ;)