L'assessore alla cultura Michele Coppola con Lapi |
Nella sala d'onore dell'antico Ospedale San Giovanni abbiamo trovato vecchie conoscenze e nuovi personaggi, tutti attivi a Torino, dove volendo li potrete trovare in laboratorio:
Giunone Couture, un solo abito per simboleggiare una collezione costruita sui drappeggi, per capi piuttosto originali che stanno bene a qualsiasi fisico. La sua creatrice, Cinzia Debiase, crea linee innovative per tagli e forme ma con un occhio al passato, sfruttando la conoscenza dei tessuti da un lato e delle tecniche sartoriali dall'altro.
Elena Pignata dell'Atelier Ombradifoglia presentava una gonna ombré drappeggiata, molto scenografica, simbolo di uno stile che vede volumi avvolgenti e rigore nordico per capi realizzati con tessuti pregiati esclusivamente made in Italy.
Walter Dang lavora con un forte riferimento all'architettura, giocando su tagli e tessuti per dare struttura agli abiti. La collezione per la primavera era qui rappresentata da un abito bianco con contrasti tra rigido e fluido e da scarpe super trendy ricoperte di catenelle che hanno attirato l'attenzione di tutte le visitatrici.
Cinzia Calarco con la collezione di N°22 di ispirazione vintage crea i suoi capi basandosi principalmente sulle suggestioni di colori e texture.
Luca Sciascia di Cut it out, con tre abiti ricamati con incrostazioni di paillettes, che secondo le intenzioni del loro creatore possono essere indossati di giorno o di sera a seconda degli accessori. Luca disegna capi molto semplici ed essenziali, lasciando alle applicazioni il compito di rendere ricca e originale ogni sua creazione.
Angelo Di Placido per Quincy Torino con un abito essenziale, simbolo di una collezione molto legata all'arte contemporanea, vuole unire nei suoi capi semplicità, praticità ed eleganza.
Angelo Di Placido per Quincy Torino con un abito essenziale, simbolo di una collezione molto legata all'arte contemporanea, vuole unire nei suoi capi semplicità, praticità ed eleganza.
Alice Capelli di Autopsie Vestimentaire, giovane stilista attiva da oltre 10 anni, sceglie tessuti di alta qualità per disegnare linee pulite e volumi inusuali.
Sonia Mancino di Code, un marchio nato da appena un anno, per uno stile minimal alternativo molto torinese.
Francesca Germanetti di Scalfino con i suoi accessori vuole portare un soffio di arte nella quotidianità di chi li indossa; qui presentava le borse intarsiate con disegni che - per questa stagione - si ispirano all'Art Deco di Miami e ai paesaggi e gli animali delle Keys.
Abbiamo poi ritrovato il gruppo dell'Atelier di Via Tessore (vedi post)
Gianpiero Capitani basa il suo lavoro sui concetti di struttura ed eleganza, ben rappresentati dall'abito da cerimonia raffinatissimo e dalla giacca con tagli che mostrano il doppio tessuto utilizzato.
Paola Paletto da sempre unisce nelle sue creazioni gli studi artistici, le capacità manuali e l'amore per la natura; qui proponeva un bellissimo tubino bianco e nero.
mentre Lapi esponeva un tubino nero molto originale e un mini abito bustier in taffetas e chiffon.
mi piacciono le proposte di Luca Sciascia! :)
RispondiEliminama luca sciascia possibile che non abbia un sito internet? o voi sapete darmelo?! grazie!
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