a cura di The Talking Mule
Il film, che ha i toni della farsa di costume, segue per tutto il tempo le vicende dei personaggi "bloccati" sull'aereo dove passano il tempo fra alcol, allucinogeni e sesso, tentando di stabilire un contatto con i propri cari a terra. Alla fine del "viaggio" quasi tutti avranno le idee più chiare sul proprio futuro.
Lola Dueñas - Bruna |
Gli attori sono ben selezionati, dal trio di steward gay Javier Cámara, Raúl Arévalo, Carlos Areces, il funebre messicano Infante di José María Yazpik (visto in Beverly Hills Chihuahua), l'attore superficiale e sciupafemmine Ricardo Galán di Guillermo Toledo, fino alle presenze ricorrenti nei film di Almodóvar: Lola Dueñas nel ruolo della sensitiva Bruna e Cecilia Roth che fa l'attrice e prostituta d'alto bordo Norma Boss. Blanca Suarez (già vista in La pelle che abito) è molto bella. Solo un cameo ma significativo per Paz Vega, Antonio Banderas e Penelope Cruz.
La fotografia è affidata a José Luis Alcaine, un veterano con oltre 45 anni di carriera alle spalle che ha lavorato con tutti i più grandi spagnoli, ma anche con italiani come Lattuada e Lenzi e ultimamente anche americani come Petrie figlio e De Palma.
Da salvare ci sono quattro scene: il prologo con Banderas e la Cruz (bravissimi), la scena con i tre steward che illustrano le dotazioni di sicurezza prima del volo e quella con il balletto, più per il coraggio di farla davvero che per la scena in sè.
Il vero sprazzo di genio è quello di non riprendere le scene dell'atterraggio, di cui viene mantenuto solo il sonoro, mostrando riprese delle sale deserte dell'aeroporto di Ciudad Real, un'ambiziosa opera che nelle intenzioni (governo Zapatero bis) doveva essere il "secondo scalo" di Madrid, nella realtà venne inaugurato nel 2008 e chiuso ai voli di linea nel 2011, dopo un investimento di un miliardo di euro. Tanto per dire che tutto il mondo è paese.
Blanca Suárez - Ruth |
Nei primi film (a cui c'è un evidente richiamo fin dalla grafica dei titoli di testa) la trasgressione era un'allegra reazione a decenni di stallo culturale, ma non era mai fine a se stessa. La crisi nei personaggi era sempre il preludio a una rinnovata consapevolezza, a un rifiuto delle convenzioni sociali sulla base dei quali reimpostare la propria vita. Qui della trasgressione è rimasta solo una crosta, rotta la quale c'è solo vuoto, volgarità e mancanza di ispirazione.
José María Yazpik e Cecilia Roth |
Se volete passare un serata al cinema, fate un favore a voi e uno ad Almodóvar: andate a vedere qualcos'altro. Voi impiegherete meglio il vostro tempo e lui avrà modo di rendersi conto di aver fatto un passo falso. Il regista è bravo sempre, lo sceneggiatore solo a volte: a noi del pubblico il compito di mandargli i segnali che gli consentano di mantenere la rotta.
2013 - Gli amanti passeggeri (Los amantes pasajeros)
Regia: Pedro Almodóvar
Musiche : Alberto Iglesias
Fotografia: José Luis Alcaine
Se non vale il prezzo del biglietto, vorrà dire che aspetterò che esca in DVD, anche se di solito mi piace l'eccentricità dei film di Almodòvar ;)
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è l'ennesima critica negativa che leggo, in effetti già il trailer mi lasciava perplessa...a questo punto direi che verrà scartato dai film da vedere!! ottima recensione come sempre!
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