mercoledì 30 novembre 2011

Verdementa dal blog all'e-shop!


Quando da un blog nasce un'idea di business: Alessandra Castagner, blogger di Verdementa, fashion from a curvy point of view, ora è anche imprenditrice, da circa un mese infatti ha aperto il curatissimo negozio on line Verdementa. Noi l'abbiamo incontrata per farci raccontare come il web può cambiarti la vita.

La domanda è scontata (e a noi blogger viene fatta spesso): come mai hai deciso di aprire un blog?
Ho aperto il mio blog proprio 2 anni fa, il 2 novembre 2009. Era da un po’ che ci stavo pensando, dopo averne frequentati tanti da lettrice. Non era ancora il momento del boom dei fashion blog, che sarebbe arrivato di lì a poco, e non sapevo bene cosa volesse dire tenere questa specie di diario online. Inizialmente postavo piccole riflessioni, notizie random e immagini dei miei acquisti, solo successivamente ho iniziato a pubblicare anche foto dei miei outfit, quando sono riuscita a vincere la timidezza dell’espormi così pubblicamente. In rete infatti cercavo altre ragazze come me, ovvero con un corpo morbido e curvilineo, ma trovavo soltanto blog di ragazze simil-fotomodelle. Mi sono accorta che in Italia c’era questa lacuna, mancavano completamente i fashion blog di ragazze curvy, come se ci si dovesse vergognare a mostrarsi con qualche chilo in più, così mi sono buttata in prima persona.


Dal blog allo shop on line, cosa ti ha spinto al grande passo?
Diciamo che ho sempre avuto una forte “vocazione imprenditoriale”  ma l’idea è nata un po’ per caso e un po’ per scherzo. E forse anche perché non ero soddisfatta del mio lavoro precedente e avevo proprio voglia di un cambiamento radicale. Parlando in giro di quest’idea vedevo grande interesse (oltre a parecchi sguardi allibiti, lo ammetto, perché non tutti sono pronti per il commercio online, e non vi dico la fatica di spiegare la cosa ai miei genitori!), così ho smesso di considerarla utopia e mi sono seduta a tavolino per studiare il progetto, arrivando alla conclusione che ci potevo provare. In un momento storico, economico e sociale come questo che stiamo vivendo forse è un po’ da pazzerelli iniziare un’avventura così impegnativa ma ho scelto di seguire l’esortazione di Steve Jobs, “stay hungry, stay foolish”  e chissà che mi porti la stessa fortuna che ha portato a lui!


Il tuo blog nasce per dare una voce nel mondo fashion anche alle donne curvy, Verdementa shop ha un occhio di riguardo per le esigenze di chi ha qualche chilo in più?
Questo è un “tasto dolente”, nel senso che trovare moda carina per le taglie plus size non è cosa facile. Ci sto provando e tra poco aprirò una sezione per ragazze curvy dove trovare capi comodi e trendy senza limiti di taglia. Però anche nelle collezioni regular size ho scelto di avere taglie come la 46 e la 48 che a volte nei negozi si fanno fatica a trovare!
bag organizer Tintamar
Come scegli i prodotti da vendere?
Li scelgo seguendo il mio istinto, generalmente sono tutte cose che mi piacciono e indosserei io per prima. Per esempio, i prodotti Tintamar li ho scelti proprio perché cercavo un modo per tenere organizzata la mia borsa, che sembra quella di Mary Poppins, avete presente? Ogni volta che volevo cambiare borsa dovevo stare attenta a spostare tutto l’indispensabile da una all’altra, non dimenticare le chiavi nella taschina, recuperare il rossetto dal fondo, l’agenda, il cellulare… E di solito questo lo faccio sempre un secondo prima di uscire, quando sono già in ritardo!  Una lettrice sul blog mi ha consigliato di visitare il loro sito e li ho trovati così utili che ho contattato l’azienda e mi sono accordata per diventare un loro rivenditore (e sono veramente fantastici, anche Giulia ne ha comprato uno n.d.r.).
Poi certo, si guardano le sfilate per capire da che parte tira il vento e anche le fiere sono un’ottima occasione per vedere le proposte delle aziende della moda.

 abiti d'ispirazione vintage Attic and Barn

Tra i prodotti che vendi quali sono i must da non lasciarsi sfuggire e i best seller?
Le borse hanno avuto molto successo, soprattutto le clutch. Personalmente adoro gli abiti di seta in stile vintage di Attic and Barn e trovo interessantissimi gli abiti trasformisti di Lemuria: vedere come da un modello se ne ricavino tanti altri mi sembra quasi magico!


Abito trasformista di Lemuria

Alessandra ci dimostra come dietro a un blog ci sia anche un cervello e voglia di fare, in bocca al lupo Verdementa!

lunedì 28 novembre 2011

Remise en forme del capello. Numero 3: la cura

Prosegue la nostra serie di post dedicati alla cura e alla remise en forme della capigliatura sotto la sapiente guida di Aldo Ravarotto del salone Umbrella, dove abbiamo avuto l'opportunità di provare una seduta di cura per capelli stressati. Arriviamo da Umbrella curiose di provare questo trattamento di cui abbiamo sentito molto parlare, ad attenderci: lei...


Un trespolo per le torture? Una gogna per chi non usa il balsamo? Nessuna delle due e una volta provato questo magico inginocchiatoio non vorrete più scendere! Ma procediamo con ordine:  quella che Aldo chiama semplicemente "cura" è un trattamento che unisce il massaggio rilassante di cute, collo, spalle e schiena a una vera e propria cura del capello contro la caduta e l'idebolimento; ideale se effettuato con regolarità, può essere di grande aiuto nei periodi in cui siamo particolarmente stressati (e questo vale sia per il buon umore che per limitare la caduta dei capelli che, si sà, quando siamo a tesi sembra che cadano a migliaia).


Step n°1 - i capelli asciutti vengono pettinati e la cute viene idratata applicando, solo sulle radici, olio indiano.


Step n°2 - si applica il midollo di bue sulle lunghezze per nutrire i capelli.


Step n°3 - si procede al massaggio ayurveda che tratta schiena, collo e testa. Il massaggio, oltre ad essere estremamente rilassante, favorisce l'assorbimento dei prodotti applicati in precedenza.


Step n°4 - terminato il massaggio, i capelli vengono lavati con shampoo distillato, che ne previene la caduta, e come balsamo vengono applicati i semi di lino dalle proprietà ristrutturanti.


Step n°5 - viene applicata, sui capelli ancora umidi, una fiala di vitamine dalle proprietà ristrutturanti. Affinchè venga assorbito al meglio, il prodotto viene massaggiato a lungo attivando così anche la circolazione del cuoio capelluto.


Step n° 6 - i capelli vengono asciugati manualmente, come abbiamo già descritto QUI.


Al termine del trattamento voi vi sentirete rilassate e in pace col mondo, il vostro cuoi capelluto sarà felice e i capelli pieni di energia e, non temete, l'effetto rilassato non terminerà bruscamente con l'arrivo del conto, la "cura" per i vostri capelli vi costerà infatti come un normale massaggio!

Per info:
Umbrella - Aldo
Viale Thovez 2, Torino
011 6604898

foto di Alessandra Lamberto

venerdì 25 novembre 2011

Formalibera, proposte sartoriali


Formalibera è un giovane marchio con all'attivo due collezioni, lo abbiamo adocchiato a Paratissima (leggi post) e ci siamo affrettate a incontrare la sua creatrice: Melina Benedetto per farci raccontare come ha deciso di creare un proprio marchio di abbigliamento.
La prima attività di Melina è un lavoro molto serio e formale ma per dare libero sfogo al proprio estro creativo, da qualche mese, ha deciso di mettersi alla prova e creare una linea di abbigliamento sartoriale disegnata da lei.  


Da sempre sono appassionata di moda - ci racconta Melina - nel corso degli anni sono stata affascinata dalle avanguardie giapponesi, belghe e italiane, ho comprato moltissimo e indossato di tutto (anche capi realmente immettibili) ma con l'età sono diventata più classica. Avendo frequentato alcuni laboratori sartoriali ho deciso che potevo sbizzarrirmi nel creare una linea mia e ho dato vita a formalibera - creazioni sartoriali su misura. 

 
Per la realizzazione degli abiti mi affido a un laboratorio ma il disegno è interamente opera mia! La mia prima fonte d'ispirazione sono i tessuti, è fondamentale che siano di prima qualità, poi sono loro che mi dicono quale forma assumere. Lo stile è il mio, quello che più amo indossare: forme semplici, linee rigorose e asciutte, tinte unite o rigati; anche la palette è all'insegna della semplicità con la prevalenza di colori neutri con qualche tocco di rosso e arancio.


Se volete sbirciare dal vivo gli abiti di Melina, formalibera parteciperà a ByHand - abiti e accessori a tiratura limitata, mostra - mercato che si terrà a Torino dal 25 al 27 novembre, Palazzo Saluzzo Paesana, via della Consolata 1, Torino.

venerdì 25 novembre ore  19 - inaugurazione - l'ingresso è libero
sabato 26 novembre dalle 11 alle 20
domenica 27 novembre dalle 11 alle 19


Tieniti sempre aggiornato sulle novità di formalibera, clicca  QUI per accedere alla pagina di facebook!
Per contattare formalibera scrivi a: formalibera@hotmail.com


mercoledì 23 novembre 2011

I love Italian Shoes - Crescere con il Made in Italy


Sabato 19 novembre, insieme a Miss Pandamonium alias Alessandra Nido e Susanna Aruga di Tuzi Fashion Tips, siamo state invitate a partecipare al meeting annuale dall'Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani, incentrato quest'anno sul tema "Crescere con il Made in Italy". Apertura in agrodolce ad opera di Enrico Bertolino, a seguire altri ospiti d'eccezione:

la campionessa olimpica di fioretto Valentina Vezzali
la giornalista di moda Giusi Ferrè



la manager e consulente Astrid Daprà

il Presidente ANCI Cleto Sagripanti
oltre all'economista Tito Boeri, il presidente NETCOMM Roberto Liscia e, a concludere, Antonio Costato, Vicepresidente di Confindustria (di cui non disponiamo di documentazione fotografica), che hanno dato il loro contributo disegnando un interessante quadro sulle difficoltà e pregi della produzione di calzature Made in Italy. 

Versione viola per la celebre Varina di Salvatore Ferragamo

La calzatura Made in Italy viene spesso associata a marchi di lusso per pochi eletti. E' vero che le più belle (e costose) scarpe al mondo sono prodotte nel nostro paese: dagli italianissimi Salvatore Ferragamo, Renè Caovilla e Santoni (solo per citarne alcuni) all'osannato Manolo Blahnik che ricorre alla nostra sapienza artigiana per realizzare le sue scarpe proprio a Vigevano; fortunatamente questo non preclude ai comuni mortali il privilegio di camminare Made in Italy, moltissimi sono i piccoli artigiani che, nonostante la spietata concorrenza del made in China, continuano a produrre, spesso a mano, calzature eccellenti alla portata di tutte le tasche.

francesine di Mauro Leone - 99 euro

Volete acquistare un paio di scarpe sicuri di calzare un prodotto Made in Italy? I love Italian Shoes ha anche un portale e-commerce multimarca, vi basterà cliccare su Scarpe Italiane.

 
 
 

lunedì 21 novembre 2011

Remise en forme del capello. Numero 2: SOS capelli bianchi


Eccoci giunte alla seconda puntata di Umbrella Rules: la remise en forme del capello secondo Aldo Ravarotto (se vi siete perse la prima puntata cliccate QUI).
Qual'è la cosa che mette alla prova, più di tutto, la salute dei capelli? Le tinte, of course, che a lungo andare indeboliscono i capelli rendendoli spenti e sfibrati. Capelli bianchi e voglia di cambiare ci fanno però, nonostante tutto, ricorrere sempre più spesso all'aiuto del parrucchiere. Conciliare salute della capigliatura e mascheramento dei capelli bianchi non è facile ma neanche impossibile, abbiamo chiesto come ad Aldo Ravarotto: da tempo studio le proprietà dell'henné come tinta naturale in grado non solo di coprire i capelli bianchi ma anche di curare il capello conferendogli vitalità e salute.  L'henné è ricavato dall'omonima pianta, interamente triturata (radice, foglie e stelo) fino ad ottenere una polvere, naturale al 100%, dalle molteplici proprietà curative.


A chi desidera mascherare i capelli bianchi mantenendo il proprio colore di base, consiglio sicuramente l'henné. A seconda dell'intesità che si desidera ottenere - prosegue Aldo Ravarotto - si possono utilizzare qualità diverse o un mix di differenti provenienze (le differenti qualità di henné: persiano naturale, Iran, nero Persia, Tunisia e persiano neutro conferiscono riflessi diversi più o meno accentuati n.d.r.).

Il punto di partenza è sempre il colore di naturale della persona da trattare: essendo un prodotto naturale, lo stesso tipo di henné darà su teste diverse effetti differenti.
Rispetto a una tinta tradizionale la durata è la stessa ma, in più, si dona forza e vigore al capello. Chi è abituato alla normale tinta e non vuole cambiare potrà ricorrere, di quando in quando, a un trattamento all'henné per togliere il metallico dal colore e aiutare a mantenere il benessere della capigliatura.



Per info:
Aldo Umbrella
Viale Thovez 2, Torino
011- 6604898
foto di Alessandra Lamberto

mercoledì 16 novembre 2011

Cost per wear ovvero quanto mi costi davvero?


Quante volte ci è capitato di sentirci in colpa per un acquisto un po' troppo caro e quante volte abbiamo sperperato allegramente capitali in abbigliamento low cost o cose rivelatesi inutili, perchè tanto "costa poco"?
C'è un fattore da tenere sempre presente nello shopping, molto considerato dalle blogger USA, il "cost per wear", vale a dire il costo del capo : n° di volte in cui verrà indossato. Spendere 500 euro per un cappotto che porto tutto l'inverno per due anni, certamente è un migliore investimento della giacchetta luccicante da 50 euro messa due volte.
Molto dipende dall'uso che si fa di un capo: se ti piace avere un cappotto di qualità e pensi di indossarlo per parecchi inverni, i 280 euro del doppiopetto rosso di French Connection possono essere un ottimo investimento; se invece preferisci cambiare ogni anno, meglio i 50 euro del cappottino azzurro di H&M;, alla fine il CPW è più o meno lo stesso. 
Il cappotto Fairly con il collo di pelliccia costa 360 euro, è caro ma è un classico che possiamo tenere nell'armadio per anni, con un CPW migliore della giacchetta H&M a 129 euro: è vero che per un Versace sono pochi, ma... quante volte metteremo un bomber in velluto leopardato che non passa certo inosservato?



Non è invece economicamente convincente comprare un super abito per il matrimonio dell'amica, in questo caso l'indice CPW  consiglia vivamente di rivolgersi a una catena low cost. Per una serata importante, l'abito verde di Asos è bellissimo, ma spendere 756 euro per un vestito che metteremo - se va bene - due volte, economicamente è un suicidio, molto meglio la tuta palazzo, sempre di Asos, che costa  85 euro: è ugualmente di impatto e quando ce ne saremo stufate potremo darla via senza troppi rimpianti, il CPW ringrazia! 


Le stesse valutazioni valgono anche per gli accessori:  gli stivali Hogl che costano 220 euro avranno un CPW migliore dei sandali in pizzo Mango da 70 euro. Meglio comprare una borsa cara ma duratura o sei borse economiche che finiranno presto nella spazzatura? Alla fine la spesa è la stessa, a voi l'ardua sentenza.



Certo, resistere alle tentazioni è difficile ma, prima di tirare fuori la carta di credito, due calcoletti sul CPW potranno indurci a spendere in modo saggio e poi...  dimostrare scientificamente a mamme e/o mariti ululanti che la Gucci Bamboo che ovviamente indosseremo fino a 90 anni - dunque con un bassissimo CPW -  è un ottimo affare, non ha prezzo!!!

lunedì 14 novembre 2011

Remise en forme del capello. Numero 1: la piega



Quante volte vi è capitato di uscire da una rilassante seduta dal parrucchiere più nervose che mai? A noi parecchie. Spazzole che tirano, phon che ustionano e frustranti problemi di incomunicabilità con chi, letteralmente, tiene in mano le sorti della nostra testa, portano spesso delusione e scontento  in quella che dovrebbe essere una piacevole pausa dedicata solo a noi stesse. Il rimedio a tutto ciò? Rivolgersi all'hairstylist giusto, noi lo abbiamo trovato e risponde al nome di Aldo Ravarotto illuminato titolare di Umbrella, più che un salone di parrucchiere un vero e proprio centro benessere del capello. 

anche l'iintervista è relaxed: Aldo Ravarotto mi spiega i segreti di Umbrella

Abbiamo incontrato  Aldo nel suo salone, ai piedi della collina torinese, per scoprire qualcosa in più sulla filosofia di Umbrella: l'obbiettivo del mio lavoro non si limita ad avere una cliente ben pettinata ma si concentra in particolare sulla salute del capello - spiega Aldo - un capello sano sarà immediatamente più bello, luminoso e più facile da tenere in ordine. Trattamenti ripetuti e tinte aggressive possono sfibrare e indebolire il capello provocando diversi problemi, per questo quando una cliente arriva da noi per la prima volta la priorità è valutare lo stato di "forma" della capigliatura e, se necessario, riportare i capelli in salute nel modo più naturale possibile, così da ripristinare l'elasticità e la luminosità originali.
I capelli vanno rispettati, per avere una capigliatura forte e sana bastano pochi accorgimenti che iniziano con il lavaggio e proseguono  con taglio, asciugatura, piega e colorazione. 



Umbrella Rules (che si possono seguire anche a casa) - lavaggio e asciugatura
Vietato fare quello che facciamo tutte, ovvero lavare i capelli sotto la doccia. Per evitare grovigli e nodi la cosa migliore è pettinarli con cura prima del lavaggio, una volta bagnati vanno insaponati con shampoo diluito con acqua e massaggiati in direzione della lunghezza, last but not least, sciacquare  a lungo così da eliminare ogni residuo di shampoo.




Una volta sciacquati, i capelli vanno asciugati delicatamente con un asciugamano (sempre in direzione della lunghezza) e (questo si può fare solo da Aldo) si procede all'asciugatura manuale. L'asciugatura è manuale in senso letterale, i capelli vengono asciugati attraverso delle frizioni  che non solo permettono un effetto naturale (non sarete più costrette a spiegare: si, io e mia nonna andiamo dalla stessa pettinatrice) ma costuiscono una vera e propria ginnastica per il cuoio capelluto, che riattiva la circolazione e conferisce forza alle radici. In  pochi minuti la piega prende magicamente forma e Aldo Ravarotto mi presenta rapidamente un saggio completo di tutte le possibili acconciature che si riescono ad ottenere solo con la manipolazione.


 
  
Et voilà, eccomi pronta!

All'insegna della naturalezza anche il taglio (che noi non abbiamo provato): scegliere un taglio che assecondi il nostro tipo di capello è fondamentale - prosegue Aldo Ravarotto - più il taglio sarà in sintonia con la nostra natura, più sarà facile tenere in ordine la testa anche con il fai da te casalingo. Niente di peggio che essere "costrette" ad andare dal parrucchiere tutte le settimane; varcare le soglie del proprio salone preferito deve essere un piacere, un'occasione di relax e benessere, non una noiosa incombenza. 
Ricorrere a spazzola, phon e piastra dopo ogni lavaggio può trasformarsi in una schiavitù, per questo mi piace trovare, insieme alle mie clienti, il taglio che più si addice alle loro esigenze.
Anche i prezzi di Umbrella si addicono alle esigenze delle clienti, non temete  il costo di un taglio e una piega sono in linea con i saloni "tradizionali", per farsi mettere le mani nei capelli da Aldo non è necessario ricorrere a un mutuo!

Per info:
Umbrella - Aldo
Viale Thovez 2, Torino
011 6604898


Foto Alessandra Lamberto
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