lunedì 30 novembre 2015

ByHand13 - novembre 2015



ByHand, mostra mercato di produzioni artigianali, è arrivata alla tredicesima edizione: è un appuntamento a cui Torino Style non manca mai, si possono fare scoperte interessanti e approfittarne per un po' di shopping natalizio fuori dai soliti schemi.  
Ecco la nostra rassegna, non esaustiva...trovate l'elenco completo degli espositori sul sito di byhand.


Iniziamo con Lavgon, una sartoria artigianale nata nel 2004 in una ex stalla nei pressi di Pavia. Mamma e due figlie che gestiscono il laboratorio perseguono una moda etica, che non cambia di collezione in collezione ma segue le forme di un'idea di moda senza data di scadenza, scegliendo tessuti artigianali italiani o prodotti da comunità femminili in Africa o in Asia.



Un'interessante scoperta sono i bijoux Jenia Design, realizzati da Evgenia Elkind, designer russa che vive e lavora a Torino. Evgenia lavora molto su forme e materiali, i suoi gioielli sono di legno o di gomma, tagliati a laser, con un'impronta molto contemporanea e - dettaglio non trascurabile - prezzi abbordabili.


Per chi ama la montagna ma non vuole rinunciare allo stile, le giacche Valgrisa, reinterpretazione contemporanea delle giacche tradizionali valdostane indossate da guide alpine e cacciatori un secolo fa e i bastoni Happy Walk, realizzati seguendo le linee naturali del legno e poi dipinti a strisce coloratissime (molto più chic dei catarigfrangenti!!!).



Camm-one è un piccolo laboratorio torinese da cui escono borse in tessuto e bijoux in plexiglass. Elementi in comune linearità, leggerezza e colore.


La moda che piace a me: modelli essenziali e lineari, in una varietà di tessuti morbidi e caldi per l'inverno. Sopra, una giacca di Lessico Tessuto, sotto un vestito di Souvenir d'Italia, entrambi made in Torino.




Ancora spazio alla creatività torinese con i bijoux La capra canta, realizzati assemblando elementi di gioielli ad oggetti curiosi e inaspettati, tutti pezzi unici corredati da un testo in tema scritto dalla creatrice. Impossibile resistere alla suggestione del racconto che ha ispirato ciascun pezzo.



Glix, un nome, una certezza. I suoi abiti destrutturati, frutto di una ricerca su forme e tessuti sono il punto di incontro tra design e artigianalità, e anche per questo non ne troverete uno uguale all'altro.


I gioielli Riva arrivano da un piccolo laboratorio nel centro storico di Roma. Come potete vedere la collezione 2015/2016 offre un'interpretazione elegante e raffinata dell' ear-cuff, perfetto anche per chi non ha le orecchie bucate.



Tra le novità, un'interessante capsule collection frutto della collaborazione tra Trakatan, marchio torinese di pelletteria, e Ombradifoglia, altrettanto torinese atelier di moda, che hanno creato per ByHand una piccola collezione serigrafata.

COLLANEvrosi, un nome che è già un programma per questi bijoux che riprendono le forme del gioiello classico utilizzando però materiali non convenzionali come gomma, pvc e poliuretano.



Per farsi due risate o lanciare messaggi, sono perfette le t-shirt del dj berlinese Tom Peters.



Arrivano da Berlino anche i gioielli di Klaus Bamberg, nella foto vedete la collezione ispirata allo studio delle spirali.



A questa edizione di By Hand si poteva trovare anche una buona selezione di maglieria di kashmir dai colori non convenzionali e le valigie Crash baggage, già ammaccate in partenza per non doversi preoccupare di rovinarle in viaggio.


 Un tè da matti, ispirato al cappellaio matto di Alice in wonderland, recupera materiali rigenerati e oggetti senza tempo e li utilizza per creare una piccola collezione di accessori, borse e bijoux, fatti interamente a mano, uno per uno.
E con questo...


giovedì 19 novembre 2015

GolDust - A Permanent Collection di Adriana Delfino


La luce e lo splendore dell'oro sono un'ottimo antidoto per affrontare con allegria la stagione invernale ormai (ahimè) alle porte.
Parlando di moda, uscire dalla triste palette della stagione fredda senza buttarsi sui colori shock è possibile, niente più dei colori metallici conferisce energia e ottimismo anche quando le giornate si fanno corte. 
Impossibile non farsi catturare dalle luci di GolDust - A Permanent Collection di Adriana Delfino, una collezione giocata sul colore dell'oro e su pezzi pensati per essere fuori dalla classica scansione stagionale. 
Adriana Delfino in persona ci ha illuminato su questo interessante progetto, che unisce la bellezza dalla moda alla praticità dell'uso e alla poesia del concept che sta alla base di tutto. 




Le tue collezioni hanno sempre un filo conduttore forte e coerente, da cosa è ispirata GoldDust - A Permanent Collection? A noi ha subito richiamato il rapporto buio/luce tipico delle giornate invernali, è effettivamente così?
La collezione nasce dalla suggestione per un colore: l'oro antico. E in effetti il rapporto buio/luce fa parte proprio di questo colore, per come lo vedo io. E' un colore luminoso e oscuro allo stesso tempo. Ho immaginato un pulviscolo iridescente che si posa sugli abiti, come la luce di certi tramonti (o albe). Ma anche la luce notturna, che apparentemente è solo bianco e nero, in realtà per me somiglia molto di più a un riflesso di oro scuro.




L'oro antico è un colore doppio anche per altri motivi: luminoso ma non sfacciato, lussuoso ma mettibile anche di giorno, classico ma ormai anche contemporaneo. Si tratta di una "collezione permanente" nel senso che per la prima volta ho immaginato abiti non legati alla stagionalità. Ogni pezzo può essere indossato sempre, a pelle o sopra altri capi, a seconda della stagione. In questo modo la collezione stessa è sempre un work in progress che si arricchirà man mano di altri pezzi.


Quali materiali hai scelto per una collezione così versatile?
I materiali sono stati scelti proprio pensando alla possibilità di un utilizzo non legato alla stagione. Si tratta di cotoni elasticizzati, viscose operate e cotone in mischia con lurex. Tutti pesi leggeri ma allo stesso tempo corposi. Mi piace che creino bei volumi.


Come dici la collezione non è definita ma un work in progress, da quali pezzi hai deciso di cominciare?
Per ora la collezione è composta di soli 10 pezzi ma, come anticipato, se ne aggiungeranno altri mantenendo sempre lo stesso concetto di collezione permanente e stile funzionale e, contemporaneamente, ricercato. In realtà la mia ricerca va nella direzione del design collegato all'abito, ossia pezzi che non prescindano mai da una reale utilità. Tutto questo senza negare anche la ricerca estetica, diciamo che "il bello" è al servizio della funzione.




Un abito cosparso di polvere scintillante è un sogno, è un tuffo nella fantasia e nel mondo fiabesco, e adesso è un oggetto concreto che possiamo indossare per portare un po' di poesia nella vita di tutti i giorni. Chi non ne vorrebbe uno?



La collezione GolDust - A Permanent Collection la trovate da TalenTo in Corso Vittorio Emanuele II 26/C (Torino). Potete rivolgervi direttamente ad Adriana Delfino per la realizzazione di pezzi su misura o customizzati.

Fotografie di Federico Masini


venerdì 13 novembre 2015

Fine settimana di design - Paratissima 2015

Si è appena conclusa l'edizione 2015 di Paratissima, nata come mostra off di arte e design contemporaneo, nel tempo si è affermata e ha assunto una forma più ufficiale. Dalle strade di San Salvario, dove era nata, è approdata quest'anno a Torino Esposizioni, mantenendo però sempre il suo carattere fuori dagli schemi.



Apriamo con un po' di moda, Hong Gu è una designer cinese che lavora soprattutto con il feltro. I suoi modelli sono a mio parere di ispirazione concettuale giapponese, ma forse lo stile del levante accomuna Cina e Giappone... 



La grafica è la mia passione: da Paratissima mi sarei volentieri portata a casa questo lavoro di Stefania Migliorati, artista italiana con studio a Berlino. Se piace anche a voi, sappiate che dal 12 dicembre al 24 gennaio 2016 la Fusion Art Gallery di Torino ospiterà una sua mostra.



Mi è piaciuta molto anche la serie Gold Dust di Mara Cozzolino - giovane artista piemontese - con paesaggi e cieli notturni ispirati alla tradizione grafica giapponese.





Solido Collettivo è un gruppo di creativi con differenti campi d'azione che lavora nell'artigianato digitale. Tra i prototipi esposti, i torinesissimi orecchini laser cut con la Mole Antonelliana e quelli stampati in 3D, e ancora la scacchiera in cuoio di Valeria Franzin.



Per chi perde sempre gli occhiali, problema risolto dalle felpe e t-shirt firmate Lit, laboratorio artigianale milanese che vende solo on line.



Spazio alla creatività torinese, con i bijoux Cornja, realizzati con sezioni di cornici tagliate in modo da creare delle mini architetture, e i bijoux Tegumenti, in cui elementi contrastanti come metallo e seta si uniscono in uno stile minimal.




E per concludere, gli zainetti in ecopelle e corda IF bags, un modello semplice ed essenziale personalizzabile scegliendo tra un'arcobaleno di colori e diversi tipi di corda.


mercoledì 11 novembre 2015

Fine settimana di design - Operae 2015


Settimana all'insegna di arte, creatività e design quella appena trascorsa a Torino, con con molti eventi in contemporanea, forse troppi per poterli seguire tutti con la dovuta attenzione. Il tempo tiranno ci ha costretto a una rigida selezione e non abbiamo voluto mancare all'appuntamento con Operae, mostra dedicata al design contemporaneo a produzione limitata. Un'edizione molto sofisticata, questa del 2015, ospitata nelle eleganti sale di Palazzo Cavour. Forse anche a causa degli ambienti raccolti, quest'anno gli espositori erano meno numerosi del solito, ma tutti presentavano proposte raffinate ed originali. Il livello era sicuramento molto alto, anche se personalmente devo ammettere che trovavo più divertente l'atmosfera 'rough' delle prime edizioni.
Qui sotto vi proponiamo una breve selezione:




Chi non desidererebbe sfogare la rabbia repressa tirando pugni ad un sacco così chic? Questo è realizzato dall'antica fabbrica di passamanerie Massia, vera e propria istituzione cittadina da generazioni. E questo oggetto dimostra che la passamaneria non è roba da vecchie zie infiocchettate, si adatta benissimo a oggetti moderni e grintosi.



Le vacanze sono finite ma avete ancora nostalgia della spiaggia? Questa sdraio non sfigurerà  nel salotto più elegante, grazie alla struttura in marmo di Camp Design Gallery.



Nostalgia per quando le preoccupazioni della vita erano quale trenino aggiudicarsi nelle gare tra fratelli? Ingrid Hulskamp è la designer olandese che ha realizzato la collezione "en voyage" i bijoux perfetti per eterne bambine. Ma vale la pena conoscere meglio il suo lavoro su vetro e tessuti.



Il lanificio Leo recupera materiali e lavorazioni della tradizione calabrese reinterpretati in chiave moderna nella collezione Tipicoatipico, un work in progress che vede produrre dalle telerie per la cucina ai tappeti (nella foto), dalla maglieria in filati morbidissimi (accarezzati di persona) ai plaid, cavallo di battaglia del lanificio, disegnati da designer famosi e tessuti su antichi telai.



Pepe Fotografia è uno studio torinese che lavora a 360°, ad Operae esponeva una serie di ritratti che ci hanno colpito per la forza espressiva.



Cucù! Eccomi qui riflessa in uno specchio-ventaglio firmato Pòrtego, uno studio di design veneto che alla base del suo lavoro mette la sostenibilità e le relazioni umane; proprio per questo hanno scelto il nome ispirandosi al porticato, luogo di incontro e di scambio, tipico della cultura veneta. E alla cultura veneta si rifà molto del loro lavoro, come i servizi di piatti componibili a piacere con soggetti veneziani o i tavoli in ceramica ispirati ai canestri per la frutta (che mi sarei volentieri comprata). 



Indecisi sulla pavimentazione del terrazzo? Potete scegliere un tappeto per esterno in mosaico di Zanellato/Bortotto, un duo di designer veneti che collabora da un paio di anni per specifici progetti. Anche per loro la tradizione e la cultura del territorio sono importanti, basta guardare 


Chi ha detto che il ricamo è un'arte solo più per vecchie signore? Qui vedete all'opera i giovani olandesi di Crossover collective, che propongono il ricamo come un'attività sociale, in cui la creazione di uno schema diventa una forma di comunicazione tra le generazioni, un passaggio di conoscenze e capacità artigianali, un incontro tra sconosciuti uniti da un fare comune. Qui sopra vedete il lavoro al telaio per un tappeto, sotto alcuni cuscini realizzati per Floornijdeken.


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