giovedì 27 ottobre 2016

Trasloco in vista: wallpapers e ispirazioni varie



Da queste parti c'è un trasloco in vista
Dopo la parte sclero = trovare la casetta giusta in mezzo a centinaia di topaie, siamo passati alla parte più interessante ovvero l'home decor. 
Essendo una classicona anche nell'arredamento non credo mi concederò molti colpi di testa ma, visto che qualche pazzia bisogna ben farla, penso le concentrerò tutte nella baby camera e in cucina. 
Sto attraversando (ormai da anni) una fase rosa. Da piccola mai mi è stato permesso di avere una camera rosa, anzi, dividendo la stanza con mia sorella maggiore (non Giulia, l'altra) in virtù della precedenza di nascita era toccato a lei scegliere il colore delle pareti: aveva vinto il giallo girasole in una tonalità molto shock, trauma infantile da cui non mi sono mai ripresa; infatti ora la mia stanza perfetta è bianca, ma siccome qualche tocco di colore non guasta, meditando sulla palette delle stanze sono entrata nel tunnel delle tappezzerie e ho deciso che almeno una parete della casa sarà di carta vestita.





Per la baby camera trovo rosa e bianco  un abbinamento troppo lezioso, meglio spezzare con un altro colore. Per un attimo ho pensato al giallo ma, visto lo sguardo perplesso dei miei congiunti, ho deciso di soprassedere. L'abbinamento con il giallo continua a non dispiacermi, voi lo trovate così tremendo?






Alla fine ho deciso di ripiegare su un più rassicurante rosa/verde ed ecco la palette della baby camera:





Una parete sola di tappezzeria mi piace un sacco e trovo che smorzi un po' il rosa confetto ma poi ho deciso di abbandonare l'idea e dipingere un più bucolico albero, scenario perfetto per pic nic in compagnia di amiche e pupazzi. 



Non mi resta che sfogare le mie voglie di carta da parati sulle pareti della cucina, quella dove ci sarà il tavolo,  così da mimetizzare (o lavare facilmente) macchie varie. Ho il pennello facile, quindi se non mi volete vedere in assetto da imbianchino per ogni macchiolina, datemi della carta da parati e nessuno si farà male!



Questi sono i pattern che piacciono a me:




ma per andare incontro al gusto di tutti i membri della famiglia ho scelto qualcosa di più geometrico e meno impegnativo.



e poi c'è questa, un passe par tout, adatto a tutte le occasioni...



Cosa ne pensate, suggerimenti? Indirizzi?

giovedì 20 ottobre 2016

Camicia, camicia delle mie brame...

Zara - 20 euro

Con l'arrivo della nuova stagione, ecco immancabile la wish list stilata a a suon di giretti virtuali e non per catene di fast fashion. La mia recente maternità, oltre a lasciarmi 4 chili in più e tutti nella parte superiore del corpo (da cui l'esigenza di rinnovare il parco camicie) mi ha imposto un radicale cambio di look :( 
Addio vestitini e tacchi, poco pratici per stare piegata in due durante l'assistenza ai primi passi e benvenuti jeans e sneakers (si, sneakers... si, proprio io). Se non altro cerco di nobilitare il look sportivo con qualche tocco frou frou, o almeno ci provo. 



come resistere a una stampa con pastore tedesco? La voglio subito!
Zara - 30 euro


se non avete il coraggio di tatuarvi una sirena ma vi piace il motivo, 
potete sempre ripiegare su una meno impegnativa stampa tattoo
Zara - 20 euro


chi ha detto che righe e pois non stanno bene insieme? 
Queste zebre su fondo a pois le trovo adorabili!
Mango - 20 euro
camicia classica con pioggia di stelle!

Zara - 20 euro

camicia classica, classicissima
Zara 20 euro

con una camicia bianca non si sbaglia mai, giusto?
Mango - 50 euro



Attendiamo i suggerimenti sul tema dalle nostre lettrici!

giovedì 13 ottobre 2016

Talenti emergenti - Nerodiseppia


Che Torino fosse una fucina di designer di moda, del gioiello e di creativi emergenti già lo sapevamo (e spesso ve lo abbiamo raccontato), che nascondesse due talentuose disegnatrici di tessuti invece è stata una piacevole scoperta anche per noi!
Ma come si diventa disegnatrici di tessuti? Siamo andate a domandarlo direttamente a Marta Cortese e Anna D'Andrea nel loro magnifico studio Nerodiseppia.

foto - ANDO fotografia

Marta e Anna hanno seguito due percorsi differenti: dopo la laurea in architettura, Marta ha scoperto la passione per linee e disegno grazie a un corso di calligrafia; spronata da una saggia prozia, ha deciso di cambiare il supporto del disegno dalla carta al tessuto e da lì creare un business. Anna invece, ha affiancato la laurea in filosofia alla passione per il disegno e, nel 2016, insieme, hanno dato vita al progetto Nerodiseppia



Tutti i nostri disegni partano dal dal disegno a mano su carta;  una volta terminato, il disegno viene digitalizzato e poi stampato su tessuto per il nostro campionario, racconta Marta.
Dai primi campionari in carta Marta e Anna sono passate a quelli in stoffa che - come racconta Anna - rendono immediatamente l'idea di come il disegno si presenti una volta stampato. In poco più di un anno Nerodiseppia ha partecipato a fiere importanti sia nel settore tessile (a Parigi), che in quello più ampio del disegno, a New York. E per essere più riconoscibili e dare quel tocco in più al brand, ora Marta e Anna parte del loro campionario lo possono addirittura indossare, grazie a modelli realizzati ad hoc per queste occasioni dal fashion designer torinese Pietro Barbieri.



Anna e Marta al lavoro (foto ANDO fotografia)


Oggi Nerodiseppia disegna per grandi aziende tessili, case di moda e piccoli designer. Proprio questi ultimi sono il fiore all'occhiello di Marta e Anna: ci piace collaborare con loro - dice Marta - perchè si possono creare delle belle sinergie, realizzare disegni personalizzati adatti al capo che verrà creato e nel giro di poco tempo avere l'abito finito. Certo, vedere il proprio disegno su firme importanti dà molta soddisfazione ma è impossibile seguire l'iter produttivo passo a passo come invece si fa quando si collabora con un piccolo artigiano.



Proprio dalla voglia di vedere i propri disegni realizzati è nata una capsule collection di "Foulard by Nerodiseppia": tre disegni differenti con tre varianti cromatiche ciascuno; non solo incontreranno i gusti di tutte ma sarà difficile non restare intrappolate dall'imbarazzo della scelta! 
I foulard, rigorosamente in seta, sono disponibili in due "taglie" (90x90 a 75 euro oppure 140x140 a 90 euro) e si possono prenotare direttamente da Nerodiseppia entro il 15 novembre.
Volete vedere di persona i colori o provarli per vedere quale dona al vostro incarnato quel tocco in più? Non vi resta che andare a curiosare nello studio di Marta e Anna ;)


Exotic Dream, Sweet September, Mood - le tre versioni della capsule "Foulard by Nerodiseppia"

La nostra preferita? Forse Mood in versione blu o in quella viola, chissà...



Nerodiseppia non è solo disegno su tessuto, per arredamento, moda o superfici varie ma propone anche progetti di design personalizzato, quindi se volete un'immagine coordinata très chic Marta e Anna sono le persone che state cercando!


Per info e per scoprire tutte le grafiche dei foulard:

www.nerodiseppia-studio.com


giovedì 6 ottobre 2016

In prima linea. Donne fotoreporter in luoghi di guerra



Oggi siamo state all'anteprima stampa della mostra fotografica "IN PRIMA LINEA. Donne fotoreporter in luoghi di guerra". La mostra, ospitata da Palazzo Madama Torino e fortemente voluta dalla reporter croata adottata da Torino Andreja Restek, riunisce il lavoro di quattordici fotoreporter  di guerra che, armate solo di macchina fotografica e con la compagnia costante della paura, hanno deciso di lasciare la tranquillità della vita quotidiana per far conoscere al mondo realtà di guerra e violenza che troppo spesso preferiamo dimenticare. 


di Alison Baskerville

Viste così (le reporter erano tutte presenti alla conferenza stampa, ad eccezione di Camille Lepage uccisa durante un'imboscata nella Repubblica Centrafricana) sono molto lontane dall'immaginario romantico che tutti noi abbiamo del fotoreporter ma Linda Dorigo, Virginie Nhuyen, Jodi Hilton, Andreja Restek, Annabell Van den Berghe, Laurence Geai, Capucine Granier-Deferre, Diana Zeyneb Alhindawi, Matilde Gattoni, Shelley Kittleson, Maysun, Alison Baskerville, Monique Jaques e Camille Lepage sono la dimostrazione che le donne in guerra ci sono, fanno un ottimo lavoro e, per rispetto di chi ha perso tutto, sanno anche trattenere le lacrime (almeno fino a quando non sono tornate a casa), come ha detto Andreja Restek.

di Linda Dorigo
di Camille Lepage

Ognuna delle reporter ha scelto 5 tra le proprie foto più significative per un totale di 70 immagini in mostra;  immagini con un valore sicuramente estetico ma anche etico, un'occasione per riflettere sulle guerre contemporanee e sulla devastazione che portano nelle vite di chi - uomo, donna, bambino, animale - è costretto a subirle. Non è un tema allegro ma decisamente vale una visita.


di Andreja Restek

Palazzo Madama Torino 
7 ottobre - 13 novembre 2016
Tutti i giorni tranne il martedì dalle 10 alle 18.
Per chi volesse incontrare personalmente le reporter, l'appuntamento è il 7 ottobre alle 21 al Circolo della Stampa - Torino.


di  Capucine Granier-Deferre

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