mercoledì 31 dicembre 2014

Buon 2015!


new year's eve



Visto che quest'anno siamo in vena di outing, confesso anche che per me capodanno vuole dire lusso, calma, voluttà. Non potendomi permettere, come sarebbe nei miei desideri, un resort di lusso con spa seppellito sotto la neve o scaldato dal tiepido sole rivierasco, mi limito alla calma di una tranquilla serata casalinga: pantaloni loungewear stellati, maglietta promemoria con un po' di propositi per l'anno nuovo, un caldo e avvolgente maglione. Tutto rosa, cerchiamo di vedere la vita da una lente positiva. Occhiali per un buon libro, cuffie per musica allegra, smalto rosa o/e argento, perché stare in casa non è n buon motivo per essere sciatte e una spruzzata di profumo Chance perché il 2015 porti a tutti noi delle opportunità interessanti e un pizzico di fortuna.
Buon 2015, lettrici e lettori di Torino Style!



lunedì 29 dicembre 2014

Ho un cappello per la testa


Il termometro è sceso e mi è salita la voglia di cappello. L'anno scorso non ha fatto freddo e praticamente non l'ho mai messo (se proprio non si congela, preferisco evitare perché col cappello, i capelli si sporcano molto più in fretta) ma se continua così non potrò proprio farne più a meno. Trovandomi ancora in piena fase momaniacale da pelliccia ho deciso che il cappello per l'inverno 2015 dovrà essere rigorosamente faux-fur. Mi piacerebbe un bel colbacchetto in pelliccia sintetica come quello acquistato qualche anno fa da Giulia da H&M, purtroppo mi sono fatta sfuggire l'occasione e adesso sono anni che vado alla ricerca di un equivalente altrettanto economico e bello. Ecco quello che ho scovato in rete, di pelliccia e non.




Colbacco Topshop scovato su Zalando a 25 euro. Mi piace perchè è orecchie munito e si può mettere anche per andare a sciare.



Turbante in maglia di Asos, mi piace perchè è semplice ma diverso dal solito, triste, berretto. Costa 15 euro.



Cappello a tesa larga di Asos (28 euro). Lo adoro. Me ne ricorda uno simile  comprato qualche anno fa da H&M. Purtroppo ha fatto una brutta fine, divorato senza pietà dalla mia cagnolona Delia. A onor del vero devo dire che non l'ho quasi mai indossato, la tesa larga non va d'accordo con la bici e per paura che volasse via è rimasto quasi tutta la sua breve vita appeso alla cappelliera.



Simile al precedente ed ugualmente bello, prima o poi ci ricascherò  e ne comprerò un altro. Sempre su Asos, costa 42 euro.



Sbarazzino e versatile il basco è uno dei miei cappelli preferiti, peccato che quando si congela riesca a riparare solo un orecchio per volta. Questo è di Accessorize e costa 25 euro.



Colbacco di Asos (67 euro). Mi poace perchè è "mechato" e perchè mi ricorda le cuffie in visone che metteva mia nonna (anzi... quasi quasi la vado a cercare).



Sempre per la serie turbanti ho adocchiato anche questo di Zara (20 euro), è diverso dal solito e porta un po' di allegria ai tristi outfit invernali.

E voi che cosa indossate quando il freddo non perdona?

mercoledì 24 dicembre 2014

Natale chez nous


In casa Pennaroli la vera magia del Natale è la mattina del 25, quando si spacchettano i regali (pochi, a dire la verità), quando si fa colazione a base di cioccolata e biscotti (anche se da qualche anno, è stata trasformata in qualcosa di più frugale, purtroppo anche lo stomaco non è più quello di una volta e dobbiamo tenerci leggere in vista del pranzo) ma comunque si fa colazione tutti insieme, e non è roba da poco quando si è in dieci sotto allo stesso tetto. Il pranzo è sempre quello, anno dopo anno, perché ognuno ha il suo piatto preferito e non bisogna scontentare nessuno. Il pomeriggio noi gggiovani facciamo una passeggiata digestiva nei boschi (così anche Delia ha il suo momento); ad aspettare il nostro rientro ci sarà una tisana calda e un luuungo pomeriggio in compagnia dei giochi nuovi finché, a salvarci, arriverà il classico film Disney.
Come sarà il vostro Natale?






pics via Pinterest (tranne Delia che è opera mia)

lunedì 22 dicembre 2014

La verità sugli outfit natalizi /Natale in casa Pennaroli



Da quando esiste Torino Style, puntualmente ad ogni Natale abbiamo proposto alle nostra care lettrici outfit natalizi all'insegna del glamour e dell'eleganza. Vestiti belli, da sogno, che tutte vorremmo indossare per accogliere i nostri ospiti in un'atmosfera stile pubblicità della Coca Cola, con sottofondo di canti natalizi e bambini gioiosi che saltellano sorridenti fra le decorazioni.
La realtà però non è come in tv o sulle pagine delle riviste e dobbiamo confessare che i nostri outfit natalizi non sono assolutamente all'altezza delle ispirazioni che proponiamo.
Trascorriamo il Natale in una vecchia casa fuori città, dove le priorità non sono abiti glamour ed eleganti ma sufficientemente caldi e a prova di dimostrazioni d'affetto a quattrozampe. Per tenere alto lo spirito natalizio, i più giovani in età e in spirito (leggi: i minorenni e Giulia) indossano cerchietti da renna e cappelli da Babbo Natale. 
Perciò, care lettrici, se vi piace pensare al Natale in casa Pennaroli luccicante e sofisticato, fate pure, ma la realtà è molto più simile a questa:



christmas





Buon Natale a tutti!

                                                            Maurizia & Giulia


venerdì 19 dicembre 2014

Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare - la recensione

Non tutti sanno che... qualche anno fa, in occasione del 150°dell'Unità d'Italia, Torino è stata sede di diversi raduni militari. In questa occasione ho avuto l'opportunità di lavorare per il negozio di gadgets gestito dall'Associazione Nazionale Alpini. Un tappa forse poco glamour ma molto felice del mio curriculum, in cui sono stata coccolata come mai mi era successo sul posto di lavoro (e temo non accadrà mai più...).   


insieme al mio staff in un momento di relax

Tra i  prodotti in vendita c'erano anche quelli dello Stabilimento Chimico Farmaceutico MilitareFondato nel 1853 per volere di Carlo Alberto, aveva il compito di preparare tutti i medicinali necessari per il servizio sanitario e veterinario militare; oggi collabora con altre Istituzioni del settore producendo diversi tipi di materiali sanitari (oltre ai farmaci, prodotti alimentari, cosmetici, liquori e integratori). 
Noi naturalmente non ci siamo fatte sfuggire l'occasione per testarne qualcuno e ce ne siamo innamorate follemente! 
Prodotti dal rapporto qualità prezzo imbattibile, una volta riservati solo ai militari e alle loro famiglie, oggi lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare li ha messi a disposizione di tutti sull' on line shop, perché non approfittarne?!


Crema dermofila - 100 ml (10 euro)

Questa crema mi ha letteralmente conquistata, si stende bene, si assorbe in fretta ed è eccellente sia come base da trucco che come crema notte. L'eccellente rapporto qualità -prezzo fa sì che sbaragli qualsiasi concorrenza sul mercato. Io l'ho utilizzata principalmente come crema viso ma in realtà le sue origini sono quelle di una crema multi-purpose (non credo che i militari, almeno gli uomini, facciano largo uso di crema viso), è eccellente per scottature, prurito e irritazioni della pelle.
La crema dermofila vince il premio di mia crema preferita in assoluto! 



Soluzione dermofila - 200 ml (10 euro)

E' stretta parente della precedente ma dalla texture un po' più liquida. La soluzione dermofila è adattissima ad essere utilizzata come crema corpo ma la sua composizione la rende perfetta anche come struccante (così ci si strucca ed idrata in un colpo solo) o per lenire piccole ferite, ideale quindi anche come dopobarba.

  

Dentifricio alle erbe - 100 ml - (2.50 euro)

Ok, non sarà fighetto e "instagrammabile" come il Marvis ma questo dentifricio è fresco, fa il suo dovere ed è certo più virile del dentifricio alla violetta (se non mi date retta poi non lamentatevi che gli uomini non sono più quelli di una volta).


Acqua di Colonia - 100 ml. (12.50 euro)

Quale profumo piace davvero agli uomini? Nessuno, temo, ma a tutti piace l'Acqua di Colonia. A lui perchè sa di fresco (ma virile), a voi perchè basta una sniffata per tornare indietro a quando la poltrona più comoda erano le ginocchia del nonno. 



Cioccolato militare - 100 gr. (1.60 euro)

Non tutti quelli che hanno fatto la naja ne serbano un buon ricordo, ma tutti quelli che hanno fatto la naja rammentano con affetto il cioccolato militare. Regalatelo a Natale alla vostra dolce metà e lo vedrete piangere dalla commozione manco fosse un I-Phone 6 (e spenderete molto meno).


Boli con mentolo ed eucaliptolo - 50 gr. (2.60 euro)

Tossetta che non passa? Allergie alla polvere/polline che danno fastidio alla gola?
Con i boli passa tutto in un batter d'occhio, come diceva uno slogan dei miei tempi "provare per credere"!


I prodotti citati in questo post sono stati da me acquistati e testati. 
Questi stessi, e molti altri, li trovate nell' on line shop dell'Istituto Farmaceutico Militare.

mercoledì 17 dicembre 2014

Primo Piano salone di bellezza



Gli dei, si sa, sono dispettosetti ma possono anche essere generosi, e così è stata con noi Dea Terra quando ci ha fatto conoscere Jenny Furlanetto, la titolare del salone di bellezza Primo piano, che è il centro pilota per i trattamenti Dea Terra, ma non solo.



Jenny è una maga delle cosmesi naturale e riserva la sua sapienza esclusivamente ai trattamenti per il viso ma ha anche validi collaboratori che si occupano dei trattamenti per il corpo. 



Dopo una lunga esperienza in campo cosmetico, qualche anno fa Jenny ha aperto il suo salone, un piccolo luogo di pace ed eleganza: dimenticate trattamenti in serie ed estetiste che corrono da una cliente all'altra, l'atmosfera del Primo piano è accogliente e rilassante e Jenny riesce ad offrire a ciascuna delle sue clienti un trattamento personalizzato, quello giusto per migliorare la pelle del viso e magari eliminare qualche ruga di troppo.
Se siete in cerca di un'idea per i regali di Natale, Primo Piano propone gift card per trattamenti viso e corpo, per massaggi, e anche per corsi di trucco e di ginnastica facciale, da una o tre lezioni. I prezzi vanno dai 60 euro in su. 



Primo piano Salone di Bellezza è a Torino in via Giolitti 2 
per info e prenotazioni 327 1445710.

lunedì 15 dicembre 2014

By Hand - Natale 2014


A Natale si fa il presepio, si fa l'albero, si cuociono i biscotti e si va da By Hand!
Puntuali come orologi, ci siamo presentate nell'ormai tradizionale sede del Circolo dei lettori di Torino per scoprire le novità dell'artigianato Made in Italy. 
Natale, si sa, è soprattutto la festa dei bambini, per non lasciare scontento nessuno (neanche i grandi a cui toccherà giocare con l'infante in questione) scegliete un regalo Yellowbasket: originale e divertente, stimolerà la fantasia di grandi e piccini. Ne vedete alcuni nella foto sopra.



Prima uscita pubblica per Barbara Voarino Design: il suo studio lavora su progetti di design e comunicazione, a ByHand ha presentato la linea di t-shirt ispirata alla ceramica monregalese: galletti dipinti a mano su canovacci vintage ed applicati alla t-shirt, altri galletti, fiori e scritte beneauguranti riprese dai tradizionali piatti di Mondovì per le magliette a stampa vettoriale e ancora una linea di t-shirt per gli amanti dei cani, con ritratti cani trovatelli. 



Spille in resina per Camm One: colorate e divertenti, sono un vero e proprio "statement". A noi sono piaciute particolarmente quelle con i pini, perfette per l'atmosfera natalizia.



Photo Bijoux realizza gioielli a tema floreale, sono in argento e carta trattata per non rovinarsi con l'uso.


Abbiamo finalmente conosciuto Glix, designer milanese che produce abiti e gioielli, A By Hand ha presentato la sua linea d'abbigliamento PuntoZero e tanti anelli divertenti fatti con i bottoni.


Muta Design è ospite fisso di ByHand da diverse edizioni: la designer Odile Orsi lavora su tubini e felpe dalle forme semplici ed essenziali, resi speciali da pennellate di colore o applicazioni. Non ne troverete due uguali.


Una sezione di By Hand è dedicata ai bambini: insieme ad abbigliamento, accessori e giochi creativi, anche lo spazio di Paideia, una fondazione privata che aiuta le famiglie di bambini gravemente malati. Tra i progetti di maggiore impatto, il sostegno economico per le cure di cui necessitano i bambini e la possibilità per le famiglie di trascorrere una settimana di vera vacanza con l'assistenza dei volontari della Fondazione. Naturalmente chi volesse contribuire può farlo sempre, non solo in occasione di ByHand, se volete saperne di più potete consultare il sito fondazionepaideia.it.



Sono affascinanti i gioielli di Laura Cadelo Bertrand, riservati a chi non vuole passare inosservata e desidera sfoggiare un pezzo veramente sorprendente. Gabbiette con uccellini, equilibristi, fiori, insetti, befane a altri personaggi lasciano spazio alla fantasia e ai significati simbolici che si nascono dietro alle forme della natura.




Una interessante scoperta è Dandelion Firenze, che crea bijoux con materiali recuperati da antiquari e mercerie. A Giulia è piaciuta particolarmente la collezione di collane e bracciali realizzata con bottoni ricoperti di tessuto, a Maurizia le spille con i bottoni vintage sberluccicanti.



Duepigrecoerre recupera materiali e persone: dai laboratori per pazienti psichiatrici escono graziosi cappellini di ispirazione retrò che a Torino troverete anche da Au Petit Bonheur e da Pandàn,, così come le collezioni di Sassi (nella foto sotto), abiti che non seguono le mode, creati per fare sentire bene chi li indossa.



Cappelli di ogni genere da Rub&Dub, cappellaio emiliano che relizza copricapi classici ed altri più estrosi per coprire qualsiasi testa.



Sono divertenti le sciarpe con le manine di Clotilde, un duo di ragazze che realizzano abiti trasformisti, per poter essere indossati in diversi modi e forme, tra l'altro a prezzi molto ragionevoli.




Naturalmente By Hand non si esaurisce qui, sul sito potete trovare l'elenco completo degli espositori con i relativi siti. Per quanto ci riguarda, aspettiamo l'edizione 2015.

giovedì 11 dicembre 2014

Pelliccia vieni a me!


Siete già cadute nel gorgo della pelliccia (sintetica ovviamente)? 
Da tempi non sospetti, ovvero dal 2006 quando un'ospite giapponese giunta a Torino per le Olimpiadi mi lasciò in eredità un gilet di pelliccia, mi sono convertita al fur. Il gilet è comodo perché si può indossare come giacca nelle mezze stagioni o come strato extra sopra un maglioncino sottile quando fa freddo; è un capo che ho indossato veramente tantissimo e che spero di non veder arrivare mai alla fine. 
Il cappotto di pelliccia invece mi ha lasciata sempre un po' perplessa, sarà che l'effetto infagottato è dietro l'angolo o che quando ero piccola mia mamma ne aveva una simile quella qui sopra, da noi simpaticamente ribattezzata Armaduk in onore del mitico cane di Ambrogio Fogar, ma ho sempre pensato che fosse di difficile abbinamento. Fino ad oggi. Quando mi sono svegliata e ho deciso di non poterne più fare a meno.


Armaduk e Ambrogio Fogar alla conquista del Polo Nord

Il fatto che sia della religione "meglio morta di freddo che in piumino" credo abbia avuto il suo peso.  Da anni sono alla ricerca (vana) di un piumino che non sia orribile, così scartabellando nella sezione "cappotti" di Zara ho pensato che una pelliccia sintetica potrebbe essere il capo risolutivo. Ho girato un po' on line e ho trovato queste, quale mi consigliate?


Zara - 60 euro circa.
Bellissima, anche se la mancanza di un colletto mi lascia qualche perplessità.
Bershka - 60 euro circa. Stesso problema della precedente.
Asos - 60 euro circa.
Questa la trovo B E L L I S S I M A. Sarà anche calda? Vista così sembra un po' leggerina...
Asos - 70 euro circa.
Questa lunga di Asos mi piace un sacco!
Il fatto che non mi vesta proprio gggiovane temo possa accentuare l'effetto
"nonna il libera uscita".
Questa rosa - sempre di Asos - potrebbe smorzare l'effetto nonna, ho già un cappotto rosa, però...

martedì 9 dicembre 2014

Roba da Fumne -Temporary shop


Fumne è un progetto etico e sociale dedicato alle detenute del carcere Lorusso e Cotugno di Torino di cui abbiamo parlato QUI. Grazie all'impegno dell'associazione La Casa di PInocchio, le donne hanno la possibilità di impiegare positivamente il loro tempo sfruttando le proprie capacità o acquisendone nuove nei laboratori artigianali dove vengono realizzati accessori, poi venduti in diverse occasioni.




Ora la formazione data dai laboratori si rafforza con il progetto "FumneIndependent", un percorso di due anni che punta a dare alle detenute competenze professionali per potersi inserire adeguatamente nel mondo del lavoro una volta uscite dal carcere.
Monica Cristina Gallo, la responsabile del progetto, ci spiega che l'idea è nata in seguito alla richiesta di supporto di una ragazza che, dopo aver scontato la sua pena, ci ha contattato per avere consigli su come avviare un laboratorio di sartoria. Con questo progetto - continua - lavoriamo per ricostruire un futuro per le donne detenute, puntando al reinserimento in società di chi, dopo aver scontato la propria pena, rischia di non avere gli strumenti giusti per ricominciare.



La Casa di Pinocchio, insieme ad un team di professioniste e grazie anche al sostegno della Compagnia di San Paolo, offre un corso base di business plan, ricerca di finanziamenti, coaching, comunicazione, da cui sono uscite sarte, parrucchiere, orafe e dog-sitter. Dalle testimonianze delle donne coinvolte, si vede come per loro sia importante sia avere informazioni pratiche su come muoversi per avviare un'attività in proprio sia acquisire fiducia nelle proprie capacità e capire come utilizzarle per ricominciare una vita indipendente.







Se apprezzate questo progetto e avete la curiosità di vedere gli oggetti usciti dal laboratorio di Fumne, potete andare da marte 2.0, in via delle Orfane 24/D a Torino, dove fino al 24 dicembre troverete gli accessori di Fumne  e molti altri prodotti delle carceri piemontesi (Il Temporary Shop è aperto tutti i giorni dalle 11 alle 20, giovedì venerdì e sabato fino alle 23).




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