venerdì 31 ottobre 2014

Autunno tempo di foulard


Sono come una collana ma più versatile, tengono caldo e completano in un lampo l'outfit più semplice: jeans (che sto disperatamente cercando grigi, da anni), maglione, stringate e foulard. Quello più adatto dipende dall'umore del momento e da come volete annodarlo. Anche voi, come me, non potete più fare a meno di un avvolgente sciarpone? 


scarf

in senso orario

foulard Etro 465 euro
maglia H&M - 19 euro
sciarpa ad anello Lulus
set di anello H&M - 2.69 euro
foulard Emilio Pucci - 360 euro
stringate Alexander Wang - 645 euro
jeans Siwy
borsa Anya Hindmarch - 1000 euro
foulard Paul Smith 185 euro




mercoledì 29 ottobre 2014

Un inverno con Mialuis

... a piedi e con cuore leggero mi avvio per la libera strada.
Walt Whitman



La borsa ideale può sembrare un argomento frivolo per fashioniste scioperate ma non è così; niente come la borsa ci accompagna nelle nostre alterne fortune quotidiane e la borsa sbagliata (quella che inghiotte chiavi e burro cacao) ha la facoltà di renderci nervose anche durante la giornata più spensierata. Lo sa bene Mariaelena Mallone, creatrice del brand Mialuis , che nel disegnare ogni nuovo modello s'ispira a una donna diversa (e in carne ed ossa), con il suo gusto e le sue esigenze.


Le borse Mialuis infatti, non sono solo belle, ma nascono per risolvere un'esigenza specifica, perché la mamma sempre di corsa o la top manager, la pendolare o chi lavora sotto casa, non avranno mai la stessa borsa; quello che è spazio vitale per una è un'inutile zavorra per l'altra. Quello che lega tutte, però, è il bisogno di praticità e bellezza: per Mialuis le borse devono essere leggere, perché a renderle pesanti ci pensiamo già noi; devono essere morbide, capienti, con tante tasche "segrete", perché dobbiamo trovare tutto quello che ci serve senza perdere tempo; devono avere forme semplici che le rendano adatte ad ogni occasione e look, perché cambiare la borsa - si sa - è una grande seccatura e avere un accessorio in grado di adattarsi alle diverse situazioni della giornata sicuramente è una marcia in più!




Le collezione Mialuis sono da sempre ispirate al tema del viaggio. La prossima stagione fredda, Mariaelena la immagina come una passeggiata nella foresta pluviale del nord America: all'immancabile nero (chi avrebbe il coraggio di rinunciarci), si affiancano i colori della natura autunnale, rosso Burgundy, giallo senape, verde muschio, blu notte, e grigio tempesta dell'oceano. 



Voglia di shopping Mialuis ma non sapete dove trovarle? Clicca QUI per l'elenco completo dei negozi. Se siete a Torino, mercoledì 29 ottobre (ovvero stasera), potete scoprire  la nuova collezione all'aperitivo di presentazione da Cappeleria Regge, in corso Vittorio Emanuele II, 70 (dalle 18 alle 20).  




lunedì 27 ottobre 2014

L'alveare che dice sì - la spesa km 0


Tutte le settimane vado a trovare i miei genitori che abitano fuori città e lungo la strada c'è la sosta fissa in un'azienda agricola della zona per la spesa settimanale. Dopo aver parcheggiato tra mucche e cavalli, procedo con la spesa: carne, uova, frutta, verdura prodotti a pochi metri dal negozio. Sarà una stupidaggine ma questi pochi minuti di "shopping verde" mi rimettono in pace con il mondo. Inutile dire che se non avessi la famiglia a pochi passi non mi sobbarcherei una smacchinata di mezz'ora solo per comprare frutta e verdura fresca di giornata ma sarebbe un peccato rinunciarci. 



Ma come procurarsi prodotti km 0 se si abita in città? 
Di ortolani chic e bio ne è pieno il centro ma solitamente il prezzo da pagare per sapere che cosa si sta mangiando è salato; così quando ho scoperto l'esistenza del progetto L'alveare che dice sì l'ho trovato semplicemente geniale. Si tratta di una rete di vendita di prodotti locali (carne, frutta, verdura, miele, formaggi, uova, ecc...), allo scopo di mangiare sano e sfruttare la filiera corta, senza spendere un patrimonio.



Il meccanismo è semplice: ci si registra sul sito, si fa la spesa on line - solo quello che vuoi e solo quello che serve - e un giorno a settimana si ritira la spesa nell'alveare di zona, che può essere un bar, un ristorante, un'associazione che mette a disposizione gli spazi per qualche ora a settimana.




L'alveare che dice sì è frutto dell'inventiva dei "cugini" francesi, visto il successo ottenuto in Francia il meccanismo è approdato con successo anche in Spagna e UK; tra pochi giorni, grazie all'intraprendenza ed entusiasmo di un gruppo di ragazzi, arriverà anche in Italia e si parte proprio con Torino. II primo alveare aprirà i battenti mercoledì 29 ottobre in piazza Cattaneo 16/a. Se siete curiosi di capire come funziona il sistema, mercoledì 29 dalle 18.30 in poi potrete conoscere i produttori locali e assaggiare i loro prodotti all'Alveritivo (aperitivo gratuito di presentazione). 
Piazza Cattaneo vi è scomoda? Non disperate, entro fine anno sono previste un sacco di nuove aperture in città!


Ecco il mio alveare più vicino, non vedo l'ora che apra!

venerdì 24 ottobre 2014

Mi piacerebbero un paio di shorts...


Mi piacerebbero un paio di shorts in pelle, mi piacerebbero con una giacca in stile militare e una blusa impalpabile e romantica e un paio di stringate per correre senza costrizioni tra una commissione e l'altra. Mi piacerebbero, in teoria, perchè  guardandomi intorno ho realizzato che per essere presentabili con un paio di shorts in pelle la conditio sine qua non è essere nate dal '90 in poi...
Cosa ne dite, siete d'accordo con me?




shorts



giacca Vero Moda - 45 euro
shorts pelle Phillip Lim 
orecchini Betsey Johnson - 24 euro
blusa H&M - 38 euro  
stringate Charles&Keith - 54 euro
cappello Warehouse - 32 euro
ombretto Chanel - 52 euro
profumo Coco Chanel - 95 euro
borsa MICHAEL Michael Kors - 400 euro





martedì 21 ottobre 2014

Requiem per Oscar de la Renta


Colorato, femminile, con un'attenzione maniacale per i dettagli: impossibile passare inosservata con un abito Oscar de la Renta. Nonostante i suoi abiti li abbia (purtroppo) solo sognati, è da sempre uno dei miei stilisti preferiti per la sua eleganza senza tempo, lontana dalle forzature di una certa moda che vuole stupire a tutti i costi.
Nato nel 1932 a Santo Domingo, si trasferisce prima in Spagna con l'intenzione di studiare pittura ma presto si appassiona alla moda e si forma con Cristobal Balenciaga e poi a Parigi, dove lavora da Lanvin per poi aprire negli anni '60 la sua maison. In quegli stessi anni è sotto gli occhi del mondo come uno degli stilisti preferiti di Jacqueline Kennedy. La sua lunga carriera non perde smalto, tanto che dal 1993 al 2002 disegna anche le collezioni di Balmain. Prediletto da Anna Wintour e dalle star hollywoodiane, i suoi abiti sono una presenza fissa agli eventi più glamour del pianeta.
Torino Style gli rende omaggio con una carrellata di sue creazioni.









mercoledì 15 ottobre 2014

Tataborello, Officina Bijoux


Se c'è una cosa che desidero da un bel po' è un pezzo di Tataborello Officina Bijoux
Tata, al secolo Federica Borello, torinese doc, ha creato il marchio nel 2001. Un'avventura cominciata un po' per gioco che oggi  ha portato il suo marchio a  rappresentare con orgoglio in tutto il mondo l'artigianalità del Made in Italy. I bijoux Tataborello,  importanti e super luccicanti, costruiscono da soli un outfit perfetto con cui non passare inosservate. In attesa di poterne vantare uno nel mio armadio, ho contattato Federica per scoprire qualcosa di più sul suo lavoro.
Ladies and gentlemen, ecco le nostre quattro domande a Tataborello:




Come nasce la tua passione per i bijoux?
Fin da piccola, ho sempre avuto una grande passione per i gioielli, probabilmente l'interesse per questo mestiere mi è stato trasmesso da mia zia paterna che per anni si è dedicata a collezionare e rielaborare gioielli antichi.




Quali sono i tratti distintivi di un bijoux Tataborello?
Un elemento per me importante è la femminilità, a cui si aggiunge un originale mix di romanticismo e modernità.


Come nasce una collezione? Preferisci lasciarti ispirare da un tema o da un materiale?
La cosa che più stimola la mia creatività sono i materiali. Alcuni, come perle di vetro, cristalli e nastri, sono ricorrenti ma al tempo stesso mi piace sperimentare in modo
da proporre idee sempre nuove. Ad esempio, nella collezione estiva del 2015 ho utilizzato la pellicola di polyestere da cui si ricavano le paillettes, l'ho tagliata e cucita in modo da realizzare una base da ricamo insolita che fosse un po' tessuto e un po' metallo.



Qual'è il tuo bijoux preferito e qual'è il preferito delle clienti?
Anche se non sono un capo "facile" da portare, la cosa che più mi piace creare sono le collane importanti, le mie clienti invece prediligono le collane più classiche e portabili e gli orecchini. 


Vuoi curiosare la nuova collezione? Eccola QUI!

pics via Pinterest

lunedì 13 ottobre 2014

Operae 2014



Operae è una mostra di design indipendente che si tiene in ottobre a Torino ormai da qualche anno e annovera anche noi di Torino Style tra i suoi estimatori: ogni autunno la rassegna offre un'interessante panoramica del design indipendente e autoprodotto, un'occasione per conoscere nuovi talenti o vedere le novità di designer già conosciuti.
L'edizione 2014 si tiene a Torino Esposizioni - edificio progettato da Pierluigi Nervi nel dopoguerra - c'è chi come Maurizia ha apprezzato le vaste sale bianche, chi come Giulia preferiva l'allestimento più informale nella vecchia sede della Cavallerizza.
Ma bando alle ciance, ecco la nostra consueta rassegna:



Molto divertenti ed eleganti gli oggetti prodotti da La Grafica Berthollet, insieme ai prodotti di Yellow Basket, negozio torinese dedicato al design per bambini, di cui potete vedere alcuni esemplari qui sopra. A noi sono piaciuti particolarmente i cuscini e la culletta in cartone che riprende gli antichi modelli artigianali in legno.


A Maurizia sono piaciute le lampade in tessuto a stampa tropicale di MicroMacro, uno studio che si occupa di architettura e design a 360 gradi, dai grandi progetti agli oggetti d'arredo più semplici.


Giulia invece ha lasciato il cuore alla lampada pop up di NinaLittleThings, un progetto che va dalla cartoleria all'oggettistica, dall'interior design a libri e accessori dedicati alla 'pupetta' Nina e al suo delicato mondo in rosso.


Stufi delle solite casse? iTòch è un sistema di amplificazione del suono ottimizzato per smartphone, è in legno di abete e funziona senza batterie, alimentazione e nessun tipo di circuito. Non c'è che dire, è bello e anche buono.


Archivia è un progetto che unisce carta e architettura, del resto due elementi che da sempre sono inseparabili. Una linea di cartoleria completa ed elegante che usa come elemento decorativo disegni architettonici di progetti significativi, presi da Archivi e Fondazioni. Qui vedete una shopper in tessuto con la planetario Hoepli di Milano ma non mancano agende, planner, quaderni e quadernetti di tutti i formati e tra l'altro ad ottimi prezzi.
Leftover/Studio 427


Un altro progetto che ha attirato la nostra attenzione è Leftover/Studio 427: mobili di ogni colore e misura realizzati su ordinazione e spediti ovunque voi siate. Come dice il nome, i mobili sono assemblati con legni di recupero e, all'occorrenza, rivestiti con resine del vostro colore preferito.


Fanno riflettere gli aforismi del Laboratorio Zanzara, una cooperativa sociale torinese che promuove l'integrazione di persone con disagio mentale tramite i laboratori di grafica, da cui sono usciti i poster di questa foto, di serigrafia, di sartoria e cartapesta che producono oggetti d'arredo, stampe, decorazioni dal fascino surreale.


Cucina Leggeraun progetto di KmZero Design in cui l'opensource esce dai computer geek e entra nella vita quotidiana: una cucina in sette pezzi, che possono essere personalizzati da ciascun utente e poi stampati in 3D per permettere a chiunque di costruirsi una cucina essenziale a basso costo. 



Sfere di tutte le dimensioni e di tutti i colori per le luci Capito by Patricia Iberti, realizzate con corde di materiali naturali, più o meno spesse a seconda delle dimensioni, possono essere appese o posate a terra con effetti molto suggestivi.


Françoise è la sedia rossa che vedete qui sopra, un modello senza tempo disegnato da Edita Materia ispirandosi al mondo agricolo di montagna e realizzato con materiali km0: la struttura è in frassino, la seduta è impagliata con erbe di palude  piemontese, un'erba spontanea che a seconda dello stadio di essiccazione cambia profumo e colore.


Cool de Sac conduce una battaglia a favore della cultura a colpi di borse: ogni borsa uno slogan a sostegno dei valori della cultura e delle professioni culturali. Le borse sono state ideate dagli studenti dei corsi di design del Politecnico di Torino e realizzate con eccedenze o campionari delle tessiture storiche biellesi. Se anche a voi sta a cuore la promozione della cultura non avete che l'imbarazzo della scelta.


La lampada che vede qui sopra è prodotta da BassethoundsFactory, un progetto nato nel 2013 per realizzare lampade da terra o da tavolo con materiali di recupero e eccedenze industriali: legno, alluminio e ceramica vengono trasformate in oggetti di uso quotidiano, ognuno diverso dall'altro.


Virginia Woolf voleva una stanza tutta per sè,  lo studio Federico Peri propone 'bibliotea itinerante', un angolo autarchico con tutto quello che occorre per isolarsi nella lettura: seduta, mensole e illuminazione in un modulo configurabile a piacere.



Sarebbero prodotti per bambini ma... è difficile resistere alle tentazioni di baubaulab.it, come la pista da biglie domestica o Illuminasogni, le lampade a forma di animale con la luce che esce dagli occhietti e fiabe o musica MP3 che risuonano dalla pancia.

QUI, QUI QUI potete leggere i nostri post sulle edizioni precedenti, troverete anche alcuni degli espositori 2014.

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