lunedì 13 ottobre 2014

Operae 2014



Operae è una mostra di design indipendente che si tiene in ottobre a Torino ormai da qualche anno e annovera anche noi di Torino Style tra i suoi estimatori: ogni autunno la rassegna offre un'interessante panoramica del design indipendente e autoprodotto, un'occasione per conoscere nuovi talenti o vedere le novità di designer già conosciuti.
L'edizione 2014 si tiene a Torino Esposizioni - edificio progettato da Pierluigi Nervi nel dopoguerra - c'è chi come Maurizia ha apprezzato le vaste sale bianche, chi come Giulia preferiva l'allestimento più informale nella vecchia sede della Cavallerizza.
Ma bando alle ciance, ecco la nostra consueta rassegna:



Molto divertenti ed eleganti gli oggetti prodotti da La Grafica Berthollet, insieme ai prodotti di Yellow Basket, negozio torinese dedicato al design per bambini, di cui potete vedere alcuni esemplari qui sopra. A noi sono piaciuti particolarmente i cuscini e la culletta in cartone che riprende gli antichi modelli artigianali in legno.


A Maurizia sono piaciute le lampade in tessuto a stampa tropicale di MicroMacro, uno studio che si occupa di architettura e design a 360 gradi, dai grandi progetti agli oggetti d'arredo più semplici.


Giulia invece ha lasciato il cuore alla lampada pop up di NinaLittleThings, un progetto che va dalla cartoleria all'oggettistica, dall'interior design a libri e accessori dedicati alla 'pupetta' Nina e al suo delicato mondo in rosso.


Stufi delle solite casse? iTòch è un sistema di amplificazione del suono ottimizzato per smartphone, è in legno di abete e funziona senza batterie, alimentazione e nessun tipo di circuito. Non c'è che dire, è bello e anche buono.


Archivia è un progetto che unisce carta e architettura, del resto due elementi che da sempre sono inseparabili. Una linea di cartoleria completa ed elegante che usa come elemento decorativo disegni architettonici di progetti significativi, presi da Archivi e Fondazioni. Qui vedete una shopper in tessuto con la planetario Hoepli di Milano ma non mancano agende, planner, quaderni e quadernetti di tutti i formati e tra l'altro ad ottimi prezzi.
Leftover/Studio 427


Un altro progetto che ha attirato la nostra attenzione è Leftover/Studio 427: mobili di ogni colore e misura realizzati su ordinazione e spediti ovunque voi siate. Come dice il nome, i mobili sono assemblati con legni di recupero e, all'occorrenza, rivestiti con resine del vostro colore preferito.


Fanno riflettere gli aforismi del Laboratorio Zanzara, una cooperativa sociale torinese che promuove l'integrazione di persone con disagio mentale tramite i laboratori di grafica, da cui sono usciti i poster di questa foto, di serigrafia, di sartoria e cartapesta che producono oggetti d'arredo, stampe, decorazioni dal fascino surreale.


Cucina Leggeraun progetto di KmZero Design in cui l'opensource esce dai computer geek e entra nella vita quotidiana: una cucina in sette pezzi, che possono essere personalizzati da ciascun utente e poi stampati in 3D per permettere a chiunque di costruirsi una cucina essenziale a basso costo. 



Sfere di tutte le dimensioni e di tutti i colori per le luci Capito by Patricia Iberti, realizzate con corde di materiali naturali, più o meno spesse a seconda delle dimensioni, possono essere appese o posate a terra con effetti molto suggestivi.


Françoise è la sedia rossa che vedete qui sopra, un modello senza tempo disegnato da Edita Materia ispirandosi al mondo agricolo di montagna e realizzato con materiali km0: la struttura è in frassino, la seduta è impagliata con erbe di palude  piemontese, un'erba spontanea che a seconda dello stadio di essiccazione cambia profumo e colore.


Cool de Sac conduce una battaglia a favore della cultura a colpi di borse: ogni borsa uno slogan a sostegno dei valori della cultura e delle professioni culturali. Le borse sono state ideate dagli studenti dei corsi di design del Politecnico di Torino e realizzate con eccedenze o campionari delle tessiture storiche biellesi. Se anche a voi sta a cuore la promozione della cultura non avete che l'imbarazzo della scelta.


La lampada che vede qui sopra è prodotta da BassethoundsFactory, un progetto nato nel 2013 per realizzare lampade da terra o da tavolo con materiali di recupero e eccedenze industriali: legno, alluminio e ceramica vengono trasformate in oggetti di uso quotidiano, ognuno diverso dall'altro.


Virginia Woolf voleva una stanza tutta per sè,  lo studio Federico Peri propone 'bibliotea itinerante', un angolo autarchico con tutto quello che occorre per isolarsi nella lettura: seduta, mensole e illuminazione in un modulo configurabile a piacere.



Sarebbero prodotti per bambini ma... è difficile resistere alle tentazioni di baubaulab.it, come la pista da biglie domestica o Illuminasogni, le lampade a forma di animale con la luce che esce dagli occhietti e fiabe o musica MP3 che risuonano dalla pancia.

QUI, QUI QUI potete leggere i nostri post sulle edizioni precedenti, troverete anche alcuni degli espositori 2014.

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