venerdì 29 giugno 2012

Toni&Guy



Blogger day da Toni&Guy: l'hairstylist più conosciuto del mondo della moda approda anche a Torino e noi di Torino Style, insieme a un nutrito gruppo di colleghe, siamo state invitate a testarlo di persona. Il primo salone Toni&Guy ha visto la luce, a Londra, nel 1963 grazie alle forbici dei quattro fratelli Mascolo rigorosamente "nati in Italy", Tony&Guy si è rapidamente affermato diventando sponsor ufficiale della London Fashion Week e un importante punto di riferimento per numerosi stilisti durante le settimane della moda di Parigi e Milano.


La nostra "avventura" Toni&Guy è iniziata nel più classico dei modi: una volta varcata la soglia, ad ogni cliente viene offerto un attento esame del capello in modo da valutare insieme i trattamenti più adatti e l'eventuale taglio; nel mio caso, vista l'inconsistenza della mia capigliatura (come rappresentante di Torino Style ci sono andata solo io, Maurizia n.d.r.) abbiamo optato per un trattamento specifico per i capelli sottili - Intense Filler - un riempitivo a base di acido ialuronico che dona corposità e volume ai capelli fini come i miei. 


Dopo un super rillassante shampoo, i capelli bagnati sono stati trattati con l'acido ialuronico, fatti asciugare per una quindicina di minuti sotto il pronipote del casco della nonna, pit stop per un veloce risciacquo per poi passare alla piega.
Tre i prodotti della linea label.m utilizzati prima dell'asciugatura: Sea Salt Spray per donare al capello la lucentezza del mare, Curl Cream per definire i ricci per un effetto mosso e la Thinckening Cream per dare volume al capello.
Pronti, piega, e via di corsa per tifare la nazionale sfoggiando un inedito look super mosso!



Toni&Guy Torino
via Principi d'Acaja 49 
011 4338290

mercoledì 27 giugno 2012

Negozi che ci piacciono - A mano Torino


Eccoci al terzo appuntamento della rubrica "negozi che ci piacciono" dedicata ai negozi che costituiscono un'alternativa alla moda omologata che si trova facilmente in ogni angolo della terra, qui conta solo l'originalità dei capi, artigianalità della confezione e made in Italy!
A Mano Torino, si trova in pieno centro, a pochi passi da via Mazzini. E' nato da un'idea di Cristina Ferrero e Leonardo Memmi che, qualche anno fa, hanno deciso di unire la passione per la moda e l'interesse per i talenti emergenti creando una boutique all'insegna della ricerca pura. E' nato tutto un po' per caso - spiega Cristina - da sempre frequentiamo un ambiente creativo, la conoscenza con diversi stilisti e l'occasione giusta al momento giusto ci hanno spinto a metterci in gioco ed ad aprire un punto vendita nostro dove proporre un prodotto di ricerca e all'insegna della qualità. Ci piace l'idea di fornire un'alternativa al low cost così come ai grandi brand, portando a Torino un prodotto inedito - prosegue Leonardo - ci piace "scovare" marchi che abbiano le qualità per affermarsi, e sono davvero tanti!


Molti sono i marchi interessanti "ospitati" da A mano - Torino, Chiara Baschieri (a cui abbiamo dedicato un post qualche tempo fa - leggi QUI) è stato il primo a catturare la nostra attenzione, linee femminili e asciutte, elegantissime fin dalla primissima collezione, qualche stagione fa.


100% bio la linea Joy di Laura Strambi, tessuti e tinture naturali, per linee morbide ma femminili, l'ideale per essere comode e soprattutto fresche in questi primi giorni di caldo. Ci sono piaciuti moltissimo sia il caftano super super fresco che la gonna con stampa d'artista: "o si è un'opera d'arte o la si indossa" (cit.) ci verrebbe da dire! 


Le più sportive apprezzeranno le linee semplici dalla vestibilità impeccabile di Dacute, il giubbino scamosciato blu e morbidissimo è ancora nei nostri sogni di shopping!


Sac à porter lo abbiamo scoperto a Milano in occasione della settimana della moda, ritrovarlo in vendita proprio qui a Torino è stato un piacere inaspettato. La collezione è l'ideale per le viaggiatrici, il gilet e la mantellina impermeabile sono così belle da essere portate anche come soprabito mentre il double face trasforma un pratico abito di lino in un abito adatto anche alle occasioni più "dressy". 


Nella valigia delle cittadine del mondo non potrà mancare un pezzo della collezione Elementum di Daniela Pais, costruita su strutture tubolari di lino e cotone organici, rigorosamente bio, e dai molteplici usi: il tubolare si trasforma in casacca, golf e abito. Un intero guardaroba in un unico pezzo di tessuto, il problema è solo scegliere il modello che ci piace di più!




Tuscia. Bianco, nero e neutri per uno stile rockettaro a Km 0. Le designers di Tuscia, aretine, sono molto attente alla produzione artigianale e alla scelta di materie prime locali, più che un made in Italy, in questo caso un made in Tuscany doc!


A Mano - Torino
Via San Massimo 53a, Torino


lunedì 25 giugno 2012

Black&yellow

Titti e Silvestro
Look "baby giallo"
Abito giallo - Oscar de la Renta
Anello fiocco - Miso
Orologio in silicone giallo - Casio
Clutch gialla - Marc Jacobs
Sandali piatti - Corso Como

Look "dark lady"
Top nero - Miso
Gonna nera - Alexander McQueen
Bracciale nero - Deepa Gurnani
Clutch nera - Marc by Marc Jacobs
Profumo Lanvin - Lanvin
Sandali neri/animalier - Guess

Giallo e nero... qual'è la prima associazione di idee che viene in mente?  La mia è "Titti e Silvestro" (preferisco non sapere come la commenterebbe uno psicologo) e così ecco un outfit "ingenuo" tutto giallo dedicato al simpatico canarino che è molto più scaltro di quanto sembri e un outfit nero aggressivo per una Silvestra pronta a graffiare ma con un piano B sempre pronto se le cose non dovessero andare come previsto.
Non resta che scegliere se ci sentiamo un'anima da Titti o da Silvestro... Voi quale preferite?







venerdì 22 giugno 2012

La tintarella è spray!


di Lorena Ruocco
estetista e face trainer 

Abbronzatura senza raggi uv… è possibile in soli 10 minuti!


Avete presente le adorabili bambine dei concorsi di bellezza americani, tipo Little miss America, con i boccoli d’oro, nei loro abitini da baby cavallerizza & Co.? Beh, se avete visto una volta uno di questi concorsi, avrete certamente notato il momento “dell’abbronzatura spray”, che dona loro una pelle dorata e scintillante, e finalmente è arrivato anche in Italia!



Sono anni che in tutto il mondo, oltre Oceano soprattutto, viene usata l’abbronzatura spray, un metodo a mio avviso geniale per avere la pelle abbronzata fin dai primi giorni di mare o per un evento in cui si vogliono scoprire le gambe ancora troppo bianche.
Non è un autoabbronzante, non macchia, non ha controindicazioni, colora solo la pelle per qualche giorno e man mano viene via gradualmente lavandosi, è perfetto!
Così in soli 10 minuti con una passata di spray si ottiene un colorito da fare invidia, uniforme e soprattutto che non danneggia la pelle.
Le composizioni dello spray sono le più svariate, ad esempiosecondo me è ottimo quello a base di canna da zucchero che ossidandosi sulla pelle la rende colorita.


Il composto, assolutamente inodore, viene spruzzato con l’aerografo sulla parte desiderata, solo viso o solo gambe o tutto il corpo, si fa asciugare e il gioco è fatto!
Questo trattamento abbronzante è perfetto per chi ha problemi di circolazione e non può esporsi al sole o per chi ha inestetismi da coprire come capillari, macchie, smagliature.
I costi del trattamento sono simili a quelli di di una lampada abbronzante, e si può scegliere se farlo su tutto il corpo o solo nelle parti "più in vista", come le gambe.
Allora cosa aspettate, tutte abbronzatissime… senza rischi!


Dove fare l'abbronzatura spray a Torino?
All' Accademia del Benessere di via Po 59

mercoledì 20 giugno 2012

Negozi che ci piacciono - IUDe

abito formalibera nella vetrina di IUDe2
Eccoci al secondo post per la rubrica "negozi che ci piacciono", dedicata ai negozi che scoviamo in giro per Torino e che costituiscono un'alternativa alla moda omologata che si trova facilmente in qualsiasi città italiana. Originalità dei capi, artigianalità della confezione e made in Italy sono alla base della filosofia di questi negozi di nicchia.
Sotto l'acronimo IUDe (che sta per Indipendent Upcoming Designers) si riunisce un collettivo di stilisti, tra loro indipendenti ma uniti da un'unico show room oltre che da un comune modo di "fare moda", all'insegna della qualità, della cura del dettaglio e dell'artigianalità del prodotto. Lo showroom IUDe di Via Melchior Gioia nasce nell'aprile del 2011 su iniziativa delle stiliste Ombradifoglia (leggi POST), Morfosis (leggi POST) e Agata della Torre.
Portare avanti un progetto da sole è molto più difficile - ci spiega Francesca, responsabile dello showroom - questa iniziativa nasce non solo dalla necessità di condividere uno spazio ma anche, e soprattutto, dalla voglia di crescere come designers attraverso il confronto con altri creativi.


Il progetto non è esclusivo ma aperto a nuovi talenti, tanto da portare all'apertura di un secondo punto vendita, IUDe2, a pochi passi da Piazza San Carlo. Nel giro di pochi mesi il gruppo è raddoppiato e ora conta tra i suoi stilisti anche Fuzia (leggi POST), Manuela Gomez (leggi POST) e formalibera (leggi POST), oltre a numerose collaborazioni temporanee.

 

Ombradifoglia da sempre si caratterizza per uno stile destrutturato e "comodo". I capi, disegnati da Elena Pignata - fondatrice del brand - ci piacciono perchè sono estremamente versatili e, con gli accessori giusti, passano con nonchalance dalla cena elegante a un pomeriggio di relax con le amiche. Quest'anno, dopo anni di nero mi sono concessa un tuffo nel colore - racconta Elena - complice un viaggio in Thailandia e uno stock di stoffe orientali che mi sono capitate per le mani,  ho pensato che fosse giunto il momento di arricchire la palette con tonalità forti e allegre.


Alessandra Cappiello dedica la sua collezione di abiti e accessori Morfosis a una donna che ama vestirsi d'avanguardia ma che non trascura la qualità sartoriale. A noi è piaciuta subito per le scollature degli abiti impreziosite da dettagli in pelle cangiante, e non l'abbiamo notata solo noi: qualche tempo fa proprio gli abiti Morfosis sono stati sfoggiati dalla più diva delle dive: Madonna!


Le amanti di linee ispirate all'architettura e all'arte impazziranno per Agata della Torre - torinese trapiantata a Milano - una volta indossati, i suoi abiti prendono vita e non potrete più toglierli


Fuzia, designer di origini tunisine che ha deciso di fare di Torino la sua casa, ha uno stile raffinatissimo e femminile, è impossibile non trovare almeno un capo della collezione da portare a casa!


Manuela Gomez, artista e designer, ha cominciato realizzando scarpe-scultura in creta e mosaico e ha finito per conquistare i piedi delle donne. Ama lavorare con la stoffa, in particolare pizzi e damaschi, ma di recente ha creato una collezione in pelle stampata per conciliare la bellezza del segno grafico e la praticità a prova d'acquazzone.


E infine, l'ultimo arrivato in casa IUDe: formalibera - proposte sartoriali su misura.
La mia prima fonte d'ispirazione sono i tessuti, è fondamentale che siano di prima qualità - dice Melina Benedetto, fondatrice del marchio -  poi sono loro che mi dicono quale forma assumere. Lo stile è il mio, quello che più amo indossare: forme semplici, linee rigorose e asciutte, tinte unite o rigati; anche la palette è all'insegna della semplicità con la prevalenza di colori neutri con qualche tocco di rosso e arancio.


I capi in vendita da IUDe sono spesso pezzi unici, ma se non si trova la taglia o il colore desiderato, no problem, per lo stesso prezzo viene realizzato il capo su misura: questo vale anche per le scarpe, scelto il modello preferito, anche fuori collezione, viene presa la forma del piede e, dopo un po' di attesa, ecco che arriva la scarpa fatta a mano apposta per noi. IUDe ci piace: perchè permette di scoprire sempri nuovi designers, perchè troviamo tanti stilisti diversi in un'unico negozio, perchè è impossibile non trovare qualcosa che dice "comprami subito!".


IUDe - via Melchior Gioia 10B
IUDe2 - via Maria Vittoria 22 
sono aperti dal martedì al sabato dalle 11.30 alle 19.30 
Per essere sempre aggiornato segui la pagina Facebook (QUI)

lunedì 18 giugno 2012

be4bag, un progetto 100% italiano

Ci siamo imbattute nelle borse be4bag in occasione della mostra-mercato Botteghe in villa, tenutasi qualche tempo fa nella meravigliosa cornice della Società Canottieri Esperia a Torino (leggi POST) e, proprio curiosando tra le borse, siamo state travolte della veneta simpatia della loro artefice, Claudia Bombieri, e così ci siamo fatte raccontare come nascono le sue be4bag. 
 
 pochette con il manico (toglibile) borchiato

Dopo una lunga esperienza per Safilo e Polo Ralph Lauren, molti anni trascorsi tra New York e Milano e la difficoltà di conciliare il tutto con tre figli e un cane, ho cominciato a sentire il bisogno di un lavoro che si adattasse al mio stile di vita e non il contrario - racconta Claudia - quale migliore occasione per mettersi in gioco dando libero sfogo alla creatività e creare un brand mio? 
E così si presenta sulla scena della moda be4bag, un progetto nato dal desiderio di creare una linea di accessori che rispecchi le esigenze di praticità della donna di oggi, senza sacrificare l'eleganza. Borse che ci accompagnino da mattina a sera, in grado di passare con disinvoltura dalla riunione di lavoro all'happy hour senza essere mai fuori posto! Proprio per questo, molte delle be4bag sono trasformabili, ad esempio la pochette è bicolore, per abbinarsi a qualsiasi look, ed è dotata di un manico - bracciale borchiato che può essere staccato, per renderla più o meno formale.
 
 
Ho lavorato all'estero gran parte della mia vita - prosegue Claudia - per questo con be4bag ricerco un'eleganza che non abbia confini e che possa durare nel tempo, perciò ho deciso di investire in un prodotto interamente made in Italy: dal concept alla realizzazione, le mie borse nascono interamente in Italia. La qualità per me è fondamentale, perciò sono molto attenta alla scelta delle materie prime, seleziono personalmente i pellami (che sono morbidissimi! n.d.r.) e seguo passo a passo la lavorazione, dal prototipo creato sui miei schizzi al prodotto finale che verrà messo in vendita, in un laboratorio vicino a Milano.
 
con be4bag la borsa da spiaggia diventa borsa da città, qui in canvas effetto jeans
bowling bag in pelle con porta I-Pad incorporato per chi non è mai off line
Proprio partendo dalle donne "vere" e dalle loro esigenze, Claudia ha creato la sua collezione di borse, ideate su misura per chi in un accessorio cerca qualità e praticità ma anche un tocco glamour e - non ultimo - un'ottimo rapporto qualità/prezzo.
Be4bag propone pochi ma azzeccatissimi modelli, disponibili in una notevole varietà di colori e finiture; ogni 2 o 3 mesi si introduce un modello nuovo e si aggiungono nuovi colori ai modelli di maggiore successo.

le pochette nei colori della collezione P/E 2012
La collezione Primavera/Estate 2012 è proposta sia in pelle, nei colori del momento (geranio, corallo, verde, arancione) o nelle tinte classiche (blu, beige, miele, bianco), sia in canvas, a righe o a effetto jeans (in blu, rosso o marrone) per un look decisamente estivo.
Tra i modelli di punta, la bb104, ispirata alla bowling bag anni '50. Si può sceglierla in pelle o in canvas con dettagli in pelle e cuciture marroni a contrasto per dare l'idea di robustezza (come nella foto di apertura), ed è corredata da utilissime tasche interne per il cellulare e l'Ipad. 

la bowling bag in versione canvas effetto jeans, sotto i dettagli delle tasche interne per Ipad e telefono


Design vincente di stagione è la shopper ispirata ai sacchetti di plastica che, ormai fuori legge, si tramutano in eleganti borse di pelle: di forma essenziale, la bb105 può essere portata appunto come un sacchetto o incrociando i manici oppure, aggiungendo la tracollina che fa parte del set, trasformarsi in un'elegante borsa a spalla.
 
la bb105 in diverse varianti di colore, sotto in versione tracolla

Con la bb103 Claudia Bombieri ha trasformato la borsa da spiaggia in borsa da città, molto capiente, può però essere ripiegata all'interno e trasformasi in in una borsa più piccola, l'ideale per chi non ha tempo di tornare a casa a cambiarsi e può così passare direttamente dall'ufficio a un evento serale senza sembrare carica come un somaro.

la bb103, qui in pelle color corallo, sotto in canvas rigato


Dove trovare be4bag?
Il fiocco di cashmere - via Morozzo della Rocca 4, Milano
Verger - via Varese 1, Milano
Deposito 54, concept store - via Pasquale Sottocorno 54, Milano
Oppure scrivete a: be4bag@gmail.com 
Per essere sempre aggiornati la pagina Facebook è QUI

giovedì 14 giugno 2012

Giovani talenti: Carlotta Sadino Atelier

 Carlotta Sadino indossa un cappello della collezione P/E 2012

Ci siamo imbattute in Carlotta Sadino e nei suoi cappelli durante l'ultima edizione di By Hand, esposizione all'insegna del "fatto a mano" che si è recentemente tenuta a Torino (leggi post#1 e post#2), e dal momento che è stato coup de foudre, ne abbiamo approfittato per scoprire qualcosa in più intervistandola:


Come nasce l'idea di dedicarsi al progetto Atelier Carlotta Sadino?
AtelierCarlottaSadino prende forma durante l’estate 2011, periodo personale di transizione tra la risolutezza di un’esperienza all’estero positivamente conclusa e l’incognita di un nuovo tragitto da tracciare. E’ nell’atmosfera suggestiva del soggiorno estivo presso la mia casa di Pallanza, antico borgo di origine romana, che nasce l’idea di dare vita a un Atelier dedito alla creazione di prodotti manufatti unici e a tiratura limitata, connubio tra artigianato e design, tradizione e sperimentazione.


Come hai deciso di dedicarti a un accessorio non sempre facile come il cappello?
Prima che partisse questo progetto mi sono sempre dedicata all'abbigliamento. Quando ho deciso di dar vita ad una mia linea completamente basata sull'autoproduzione (creo ogni singolo pezzo da sola, dall'inizio alla fine) ho voluto escludere quest'ultimo perchè non avrei potuto gestire una collezione di abbigliamento da sola. Ho deciso di iniziare concentrandomi su una sola cosa, ma fatta bene. L'idea del cappello è nata per caso, non mi ero mai occupata di accessori prima. Ho concepito i primi pezzi invernali l'estate scorsa (2011), una piccola collezione che però è stata sufficiente a suscitare in me un'enorme interesse per questo specifico lavoro. L'amore è scoppiato con la collezione successiva, quella dell'attuale primavera-estate 2012. L'interesse iniziale si è trasformato in una passione crescente, creazione dopo creazione, e ora fare cappelli mi sembra la cosa più naturale del mondo, ho l'impressione di non aver mai fatto altro che questo nella vita e invece non è passato neanche un anno da quando ho iniziato quest'avventura!

A cosa ti ispiri nel creare una nuova collezione?
Il contatto diretto con la materia è il momento più importante e di massima ispirazione. Non ho idea di come sarà esattamente il pezzo finchè questa fase non è completamente terminata. Adoro plasmare i  tessuti come se fossero plastilina, creando forme versatili e uniche. La maggior parte dei miei cappelli ha infinite facce, li puoi ruotare in diverse posizioni ottenendo sempre una forma diversa grazie alla loro irregolarità. Avendo un background da fashion designer, i miei cappelli nascono tutti partendo da un cartamodello con il quale creo la base, poi la forma finale viene ottenuta in maniera assolutamente istintiva e improvvisata. 
Sono tutti pezzi unici o hai alcuni modelli ricorrenti che ami riproporre in materiali differenti?
Alcuni pezzi sono esclusivamente unici, altre forme invece verranno sicuramente mantenute e riproposte in diverse varianti nelle prossime collezioni.
Non seguo le tendenze, quelle passano. L'obbiettivo è di ottenere qualcosa che rimanga attuale nel tempo perchè essenza di un processo creativo reale e non basato sul consumo del mercato. Mi è stato detto più volte che i miei cappelli hanno un'anima. 
Quest'espressione mi emoziona tantissimo, la porto sempre con me. Mi fa capire che quella che ho intrapreso è la strada giusta.

Qual'è il cappello di maggior successo e qual'è il tuo preferito?
Il più venduto di quest'estate è stato il modello fedora rivisitato in juta con tesa classica o doppia (lasciata aperta). Presentato in versione unisex è stato comprato con entusiasmo da entrambi i sessi. 
Il mio preferito in assoluto è il Dalia Hat (nella foto all'inizio del post) quindi preparatevi a ritrovarlo in tutti i colori e in tutti i tessuti! Mi sono appena fatta una versione personalizzata Super Black, colore che verrà inserito nella collezione estiva dell'anno prossimo, si può vedere già qualche anteprima sulla pagina FB AtelierCarlottaSadino. 

Dove trovare i cappelli Atelier Carlotta Sadino?
Per ora i miei cappelli si possono acquistare esclusivamente ad eventi selezionati (tutti segnalati sul sito) dove mi occupo personalmente della vendita, fase essenziale per capire e constatare se il prodotto funziona, dove può essere migliorato e avere feed back diretti da parte dei clienti. In alternativa potete contattarmi qui ateliercarlottasadino@gmail.com

Per quanto riguarda la distribuzione nei negozi è ancora tutto "work in progress". Occupandomi di edizioni limitate o pezzi unici l'idea è quella di lavorare creando collezioni in esclusiva per boutique che ricercano prodotti di nicchia, ma per ora, come ho già detto, è solo un'idea... un passo alla volta! Ho però al riguardo una bellissima notizia, sono stata selezionata con altri giovani designers come vincitrice di Who's Next Blog Contest, un concorso che ti offre l'opportunità di vincere uno stand all'interno della prestigiosa fiera parigina Premiere Classe. A fine mese avrò la grandissima occasione di affacciarmi su un mercato internazionale, non escludo quindi che possano nascere nuove collaborazioni interessanti!

 
 

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