sabato 29 dicembre 2012

Silver night

silver night

Si avvicina il fatidico Capodanno, insieme all'eterna domanda "come mi vesto?" Per una volta si uò andare un po' sopra le righe, e perchè non vestirsi d'argento, come una fata del Nord? L'argento è luccicante ma con più discrezione dell'oro, è il colore del chiaro di luna sulla neve, delle luci d'inverno, elegante e misterioso.
Qui vi proponiamo due outfit, uno più semplice, con una maglia tricot argento e una gonna con un paesaggio invernale, con scarpe e anello blu; l'altro è più sparkly,con giacca luccicante e gonna a tubo caleidoscopica, corredato da scarpe altrettanto luccicanti e anello di cristallo.
Gli accessori si adattano a entrambi i look, la giacca di (eco)pelliccia per non congelare, gioielli tintinnanti e il make up nei toni del grigio argento. Che ne dite?

maglia argento - Michael Kors (€ 125 - eluxe.ca)
gonna "paesaggio invernale" Paul Smith (€ 145 - paulsmith.co.uk)
decolletée scamosciate blu Rupert Sanderson (€ 360 - rupertsanderson.com)
anello d'argento e (€ 225 circleandsquaresf.com)

giacca a maniche corte tuxedo(pret-a-beaute.com)
gonna psichedelica  Mary Katranzou (€ 895 - farfetch.com)
pumps argento (tally-weijl.com)
anello con cristallo Lanvin (€ 315 - bernardboutique.com)

giacca in ecopelliccia
profumo Vera Wang
smalto silver glitter Essie
set di ombretti grigi Dior
braccialetto d'argento (€ 18 - baublebar.com)




mercoledì 26 dicembre 2012

Una famiglia perfetta - La recensione


A Natale siamo tutti più buoni, ci si ritrova con i parenti, si sta insieme e spesso si scopre che non è un caso che ci si veda così poco tutto il resto dell'anno!
Sarebbe così, se ci fosse, una introduzione per Una famiglia perfetta di Paolo Genovese (La banda dei Babbi Natale, i due Immaturi), film arrivato giusto in tempo per il periodo natalizio, di certo non il solito cinepanettone.
Partendo dal soggetto di Familia dello spagnolo Fernando de Aranoa, Genovese, insieme a Marco Alessi confeziona una commedia dolceamara con qualche goccia di  curaro purissimo, nella quale si prende il lusso di riflettere su temi come famiglia (quella vera e quella di elezione), realtà e finzione e - in modo diffuso - sul mestiere d'attore.


La trama racconta di Leone, uomo ricco ed eccentrico che per un suo motivo misterioso a Natale ingaggia una compagnia di attori in difficoltà economiche (a causa della crisi sono ridotti a fare i babbi Natale nei supermercati) per impersonare la famiglia che non ha mai avuto, con tanto di copione, sceneggiatura e inquadramento del passato e presente dei singoli "personaggi". Il patto è che la troupe deve impersonare la famiglia di Leone dalla Vigilia fino al mattino del giorno di Natale, nessuno può abbandonare la "recita", pena la rescissione del contratto. Gli attori devono preparare il pranzo ed il cenone, giocare a tombola, insomma fare tutto quello che tradizionalmente si fa durante le feste comandate. Leone però, in modo davvero perfido, si divertirà a mantenere alta la tensione cambiando qualche dettaglio qua e là, o divertendosi a fare domande di cui gli attori non possono conoscere la risposta.  Il tutto sarà complicato dall'arrivo di una ospite inattesa, la ignara Alice che non può evitare lo shock del contatto con la "finta" famiglia.


Oltre che sull'idea - buona ma non nuova - dell'amarezza nel film di Natale,  la pellicola si regge sul lavoro degli attori tutti più che promossi:
Sergio Castellitto è un magnifico Leone: cinico, baro e senza un briciolo di pietà, neppure per se stesso.
Marco Giallini, bravissimo, è Fortunato, il capocomico della compagnia impegnato al tempo stesso a motivare i suoi attori, tenersi stretta la moglie e portare a casa il sontuoso cachet.
Claudia Gerini è artisticamente in un vero momento di grazia: la sua Carmen, moglie di Fortunato nella vita e di Leone nella finzione, è un vero capolavoro.
Carolina Crescentini è purtroppo un po' penalizzata da un personaggio poco sviluppato dalla sceneggiatura e anche un po' lagnoso.
Ilaria Occhini, tornata in intensa attività sul grande schermo, impersona da quella fuoriclasse che è la finta madre di Leone e Fortunato.
Francesca Neri è spaesata ed isterica il giusto nel ruolo di Alicia, l'ospite inattesa.
Anche dal comparto "giovani" ottime notizie da Eugenia Costantini (figlia di Laura Morante e del regista Daniele Costantini), Eugenio Franceschini (che rivedremo presto nel film tratto da Bianca come il latte, rossa come il sangue di Alessandro D'Avenia), ed i piccoli Giacomo Nasta e Lorenzo Zurzolo, bravi uguali!


Benchè abbia un sapore amaro, Una famiglia perfetta è una commedia: le situazioni comiche non mancano, ma alternano senza annoiare con alcuni momenti davvero drammatici. Sono belli i dialoghi in cui gli attori si confrontano su come affrontare al meglio certe scene, ed è geniale nella sua assoluta autenticità la partita fasulla a tombola, in cui tutti stanno lì a chiacchierare per un'ora per poi fingere - ciascuno nella sua parte - una concitata attività. Interessante il  dialogo fra Castellitto e la Neri (ma perchè si è fatta tirare così il volto che era tanto bella!) sulla vita dell'amante sempre in attesa di qualcosa di autentico, di uno spizzico di attenzione, che assume una valenza multipla: ci si potrebbe vedere anche un riferimento alla vita dell'attore che attende il momento della recita in cui - finalmente - può paradossalmente essere stesso.
Cosa è realtà e cosa è finzione? L'idea forte del film è che gli attori non rendono reale una finzione, fanno esattamente il contrario ed è proprio questo rovesciamento a mandarli in crisi. La difficoltà nel distinguere la famiglia fittizia e quella elettiva, ma reale, formata dalla compagnia di teatranti conduce verso l'inevitabile punto di non ritorno, oltre al quale ognuno dovrà scegliere la strada da prendere, con il  rischio che finisca come in Last Christmas degli Wham!.


Dopo una serie di commedie molto leggere, Genovese libero dal "dovere" del successo, dimostra caratura da artista completo dirigendo un film che ha numerosi (e a tratti profondi) livelli di lettura, con due pregi fondamentali: l'aver evitato ogni macchiettismo da commedia all'italiana e aver mantenuto per quasi tutte le due ore di durata un ritmo che tiene lo spettatore attento e divertito. Il fatto che il film non abbia velleità da blockbuster potrebbe rivelarsi l'arma vincente per figurare molto bene fra gli incassi natalizi, grazie magari al passaparola, a cui qui contribuisco per quanto nelle mie possibilità.

Così come sul palcoscenico, anche nella vita la "tecnica" non è tutto, si deve imparare a improvvisare e - a volte - anche a fingere che tutto vada bene, in attesa di qualcuno che dica la battuta giusta e sblocchi la situazione: dopotutto quando mai possiamo esser certi di cosa è vero e cosa è costruito ad arte per sembrarlo? Eppure alla fine se tutto si risolve è sempre per amore: della propria professione, dei propri "compagni di viaggio" e, perchè no, della propria famiglia. Dietro ogni crisi c'è una bottiglia di champagne che aspetta solo di essere stappata. Prosit!



2012 - Una famiglia perfetta
Regia: Paolo Genovese
Fotografia: Fabrizio Lucci


sabato 22 dicembre 2012

Outfit di Natale secondo me. Amen

Stufa di scontati outfit natalizi rosso/verdi, quest'anno ho puntato sulle tinte del marrone e  dell'oro. Una gonna a filigrana metallica acquistata qualche tempo fa mi ha dato l'ispirazione per questo outfit, un paio di tacchi bizzarri e gli accessori oro fanno subito "festa", e poi 3 gocce di Chanel n°5. Manca qualcosa?



Natale


Occhiali vintage - 92 euro
Orologio Michael Kors - 175 euro
Anello Juicy Couture - 44 euro
Clutch Burberry
Maglione Burberry - 290 euro
Gonna oro
Scarpe United Nude - 240 euro
Collana dorata "colletto" - 26 euro
Chanel n°5 eau de parfum - 201 euro



venerdì 21 dicembre 2012

21.12.2012

Avevamo programmata di pubblicare un post sugli outfit per il giorno di Natale, ma a grande richiesta dei nostri lettori pubblichiamo invece due outfit dedicati alla famigerata data 21.12.12: sarà la fine del mondo? E se fosse l'ultimo giorno, come vorreste vestirvi? Alcune tra noi opterebbero per pantaloni cargo con capienti tasconi, un caldo piumino e uno zainetto dove portare i beni indispensabili ma siamo pur Torino Style e dobbiamo mantenere una certa allure. E voi come vi vestirete nella fatidica data? Un look speciale per finire in bellezza o pratico stile Armageddon?


end



mercoledì 19 dicembre 2012

Birichin, dal fashion al food e ritorno

Che cosa ci faceva Giulia a pranzo al Birichin con Un tocco di zenzero, Il Gatto Ghiotto e Travel to taste? Ogni tanto è bello lasciare il fashion per il food, dimenticare l'esistenza di vestiti, designer, showroom e collezioni per dedicarsi ad assaporare un delizioso pranzetto in buona compagnia, attività che per altro non ho mai disdegnato ;-).
Purtroppo non abbiamo potuto conoscere lo chef Nicola Batavia, bloccato a Mosca da una tempesta di neve, ma lo staff del Birichin ci ha accolto con calore e gentilezza e ci ha fatto assaggiare un menù vegetariano di ispirazione orientale preparato apposta per noi. 
Con pane, focaccia e grissini fatti in casa dalla mamma dello chef, ecco l'entrée, crema di verza al pepe nero e spaghetti di riso soffiati.



A seguire, un piatto unico con tanti assaggi, reinterpretazione della cucina etnica: lo chef ama accostare piatti della tradizione marocchina, cinese e giapponese alla cucina occidentale, mantenendo sempre rispetto per i prodotti di stagione e le caratteristiche dei cibi.  Chi indovina ricette e ingredienti? Se non ci riuscite, dopo la foto vi svelo il menù.



In senso orario: melanzana fondente su agrodolce di peperone e cipolla rossa, tortino di carote nere e cardamomo con una salsina al formaggio (super!), tabulé di verdure al curry, spaghetti di patate, roll di nori e verdurine in pastella (un'altro dei miei preferiti),  insalatina alla zenzero candito e maionese agrodolce.
E per chiudere in bellezza, il tortino di barbabietola e ricotta con gelato alla pera e croccante.



In un'atmosfera accogliente, che si ispira al ricevere in casa, il Birichin offre una cucina molto attenta a qualità e stagionalità; non mancano i piatti della tradizione piemontese e, per i chocolate addicted, una carta speciale tutta di dolci al cioccolato.

Il Birichin è a Torino, in via Monti 16/a 
ed è partner Smartbox per i cofanetti Brunch e  Grande Cucina Italiana 
Le foto sono di Donata Zanotti - www.donatazanotti.com

lunedì 17 dicembre 2012

Talenti emergenti: Stella Artemisia

tailleur "caccia alla volpe": bolerino corto e gonna a ruota

Designer delle collezioni di Orfane30 (store imperdibile per chi capita a Torino, di cui abbiamo parlato QUI), Stella Artemisia, al secolo Stella De Bernardi, ci è subito piaciuta per la sua interpretazione della moda, sempre e comunque dalla parte delle donne. Qualche gorno fa l'abbiamo incontrata in negozio e, complice un tè caldo, qualche biscotto e l'allegra compagnia di Lara e Carla (la "scuderia" Orfane30 era al gran completo!), è stato difficile limitarsi all'intervista che in pochi minuti si è trasformata in chiacchiere a ruota libera sulla moda che vorremmo.


Giovanissima, classe 1989, Stella ha cominciato a disegnare le collezioni Orfane30 prima ancora di completare gli studi in Fashion Design al Politecnico di Milano. Orfane30, nato quasi tre anni or sono come uno spazio dedicato all'arte, alle esposizioni e alla gioielleria  (Lara e Carla sono orafe e disegnano e realizzano la collezione gioielli), ha subito dedicato un piccolo settore alla moda con una caspule collection Orfane30 limitata però a pochi pezzi. Nel giro di poco tempo le creazioni di Stella erano così richieste che la produzione è stata ampliata fino a creare una vera e propria collezione! Un successo che non stupisce vista la cura e l'attenzione che Orfane30 riserva ad ogni singolo pezzo.


Il mio punto di partenza è sempre il modello - spiega Stella - per me è molto importante non solo che l'abito sia bello ma anche che valorizzi la donna che lo indossa. Prima disegno il capo e poi, con l'aiuto di una modellista, apporto le modifiche necessarie a fare sì che stia bene a diverse tipologie di donna - prosegue Stella - una volta trovato il modello che "funziona" mi sbizzarrisco a cercare il tessuto adatto. 


 Ho una vera passione per le stoffe, a volte è proprio una fantasia particolare o un tessuto vintage ha scatenare l'ispirazione per un abito speciale!
Un altro elemento a cui presto molta attenzione è la versatilità di un capo, è un peccato avere un bel vestito che giace nell'armadio senza essere indossato perchè manca l'occasione.


Abito trasformalibile Orfane30, giacca double-face e gonna doppia che si trasforma in top.

Cerco sempre di creare modelli che, a seconda degli accessori, possano essere indossati in più occasioni, così lo stesso pezzo può essere portato al mattino in ufficio e alla sera a una cena elegante. In questo mi sono molto d'aiuto le clienti che, spiegandomi le loro esigenze, mi stimolano a trovare soluzioni nuove. 

kaftano in jersey stampato
 Un esempio è l'abito trasformabile, composto da giacca e vestitino, che può essere indossato in differenti modi così da adattarsi alla perfezione sia alla riunione in ufficio che alla cerimonia elegante. Lo stesso vale per i Kaftani che possono essere indossati, a seconda delle stagioni, come cappotto, top o abito. 


Tessuti e produzione Orfane30 sono rigorosamente made in Italy, una scelta di qualità che però spesso risulta costosa, sia per il produttore che per l'acquirente. Orfane30 ha deciso di mantenere i prezzi contenuti (scelta che non possimo che condividere n.d.r.) proprio per rendere i propri capi alla portata di tutti. 

cappottino double face in lana e peluche leopardato
Oltre alla collezione stagionale, Orfane30 realizza capi su misura che possono essere realizzati sia in atelier sia su ordinazione. Lo store on line è work in progress, chi non volesse aspettarne l'apertura può contattare Orfane30 e Stella Artemisia direttamente via mail all'indirizzo: info@orfane30.it

 

giovedì 13 dicembre 2012

Fumne - il temporary shop


Fumne è un progetto etico e sociale sostenuto ormai da un paio di anni dall'associazione La casa di Pinocchio. Fumne in piemontese vuole dire donne, e dalle donne viene realizzato con tecniche artigianali ogni singolo pezzo che esce con questa etichetta. 
Le donne di Fumne sono detenute nel carcere "Lorusso Cotugno" di Torino, e per loro partecipare a questo progetto significa avere un lavoro dignitoso che può alleviare il disagio del carcere e dare una speranza per il futuro.


Dal laboratorio di Fumne escono accessori in materiali naturali, ecologici, lavorati a mano con tecniche ormai in disuso, ma i prodotti targati Fumne, oltre al valore di moda artigianale ed ecosostenibile, vogliono trasmettere a chi li compra un messaggio di diritti umani e condivisione. Oltre ad essere presente in diversi negozi, nel periodo di Natale Fumne ha aperto un temporary shop a Torino, in via Massena 11 C (fino al 24 dicembre, orario: 15.30-19.00).

kit "toppe"

Al temporary shop troverete collane in fibre tessili, borse in lana e pochette ricamate, prodotti "di stagione" come sciarpe, guanti e cappelli lavorati a maglia, pantofoline in feltro e altri accessori per i bambini e tanti oggetti da regalare o tenere per sé. I prezzi? Dai 18 euro degli orecchini ai 150 delle borse a crochet, con tante altre proposte intorno ai 40/50 euro.

kit "pochette"
kit "collana"
A noi sono piaciute molto queste belle scatolette che contengono il kit (con materiale e spiegazioni) per realizzare il proprio oggetto Fumne: si può scegliere di realizzare una collana di pelle (€ 18), di personalizzare una pochette in pelle (già traforata, meno male!) con un ricamo a punto croce (€ 42), di rinnovare un golf o un maglione con le toppe di lana a forma di cuore o di fiore, così carine da sembrare una decorazione (€ 28), un regalo perfetto per divertirsi in compagnia delle amiche o ingannare la noia delle lunghe serate invernali.
Se non amate il fai da te, qui sotto trovate alcuni accessori già pronti per l'uso che abbiamo fotografato al temporary shop:

Collane in lana, in pelle e collettini gioiello


 

Borse, zaini e bisacce

 
 
 

Maglieria e accessori

 
 

Una volta al mese il laboratorio di Fumne si apre al pubblico femminile per una giornata di workshop, in cui le donne detenute insegnano diverse tecniche artigianali o a realizzare insieme qualcosa di speciale. Questo è il programma dei corsi per il 2013:

sabato 12 gennaio, "Andiamo in pantofole", per realizzare un paio di pantofole di feltro decorate a punto festone.
sabato 9 febbraio, "Cuore batte cuore", per realizzare una serie di ciondoli a forma di cuore in diversi materiali.
sabato 9 marzo, "Trousse glamour e tintura bio", per realizzare una trousse in lino grezzo colorato con tinture naturali.
sabato 13 aprile, "Trasformiamo", per trasformare una camicia da uomo in una shopper o una borsetta da polso.
sabato 11 maggio, "Flowers", per realizzare fiori in diversi materiali, forme e colori.
sabato 8 giugno, "Art bijoux", per lasciare libera la propria creatività nel creare collane, bracciali e orecchini.
sabato 13 luglio, "t-shirt trendy", per realizzare una maglietta personalizzata.
sabato 14 settembre, "Primi passi al crochet", dedicato alle principianti dell'uncinetto.
sabato 12 ottobre, "Tecnica butterfly loom", per realizzare una pochette con la tecnica loom.
sabato 9 novembre, "Packaging giapponese", per imparare l'arte di confezionare pacchetti davvero originali.

Informazioni e iscrizioni sul sito La casa di Pinocchio.


martedì 11 dicembre 2012

Tramezzino.it - il ristorante


Il tramezzino è il re dei pranzi al volo e delle gite sull'erba; goloso quando è buono, deludente quando non lo è, può rendere un pranzo indimenticabile nel bene e nel male.
Come tutti i cibi semplici, ci si illude che sia anche facile da preparare ma, tutte le cuoche sanno che sono proprio i cibi più semplici a riservare le maggiori insidie.


Tramezzino.it, da qualche anno, consegna tramezzini squisiti e per tutti i gusti direttamente a domicilio (o in ufficio) in diverse città (Milano, Torino, Bologna, Monza, Roma, Verona, Londra e Shangai). La qualità degli ingredienti e la sapiente scelta degli abbinamenti più golosi lo rendono perfetto per un pranzo in ufficio o un catering informale a portata di click. 

Giulia @ tramezzino.it


Ora Tramezzino.it non è solo on line, da poco più di un mese ha aperto in via fratelli Calandra 18, nel cuore di Torino, il primo ristorante dove scegliere con calma tra le mille ricette, gustare il tramezzino preferito, provare "uno di tutto" senza leggere la disapprovazione negli occhi della collega sempre a dieta o, semplicemente, rifocillarsi con gusto dopo una corsa al Parco del Valentino o una maratona di shopping con le amiche.


Nell' accogliente e amichevole ristorante di via fratelli Calandra si possono gustare non solo tramezzini ma anche insalate e piatti di stagione; la caffetteria Vergnano nella sala accanto è la ciliegina sulla torta di un pranzo veloce ma senza fretta o per uno stuzzicante aperitivo come quello di un tempo. E il servizio WiFi vi terrà compagnia anche se la vostra pausa è al singolare.
Naturalmente noi di Torino Style non ci siamo tirate indietro e siamo andate a assaggiare di persona i tramezzini!

"Felicità è un bicchiere di vino con un panino"

Tra tramezzini di carne e salumi (roast beef, insalata di pollo, mordadella al tartufo, prosciutto cotto), di mare (salmone, tonno), vegetariani (carota, rucola, uovo), light (senza maionese - attenzione state rinunciando alla maionese fatta in casa! - ma con un velo di panna acida, salmone, speck e formaggio) o speciali per i seguaci della dieta a zona, etnici o semplicemente diversi dal solito! (tacchino e curry, San Daniele, bresaola e sesamo) potreste essere colti dall'imbarazzo della scelta. Per toglierci dall'indecisione ci siamo tuffate sul plateau degustazione di tramezzini misti, ideale per provare un po' di tutto, e i nostri preferiti sono stati prosciutto di Praga, uovo e mix di verdure piccanti (per Giulia), peperone grigliato, uovo e basilico (per Maurizia).


La consegna a domicilio può risultare complicata nel bel mezzo di un pic nic romantico; se la cucina non è il vostro forte ma non volete rinunciare a prendere per la gola il vostro Mr Right il ristorante di via fratelli Calandra offre anche il servizio to go, e le confezioni tramezzino.it non hanno nulla da invidiare a un cestino di vimini very vintage!                               

 

Ristorante tramezzino.it
via fratelli Calandra 18
dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 20.30
sabato dalle 7.30 alle 13.00




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