lunedì 31 ottobre 2011

Orange Halloween

L'arancione è il colore della stagione (oltre che il colore delle zucche), quindi perchè non approfittare proprio della festa di Halloween per sfoggiare un coraggioso total look? 
A noi piace questo in versione bon ton e a voi?

Orange Halloween


Giacca, Dressrail - 25 sterline - dressrail.com
Clutch, Dorothy Perkins - 16 sterline - dorothyperkins.com
Abito, Bottega Veneta - 2450 dollari - barneys.com
Cerchietto, Salvatore Ferragamo - 100 dollari - bloomindales.com
Anello, Kenneth Jay Lane Jewellery - 110 sterline - harveynichols.com
Pumps, Asos - 81 dollari - asos.com

giovedì 27 ottobre 2011

This must be the place - la recensione su The talking mule



Signore e Signori, è con grande piacere che vi presentiamo l'ultimo nato in casa Torino Style:


un blog in cui tutti possono parlare (e leggere) di cinema (anche i muli), ideato e curato dal nostro terribile recensore Franz.

Franz (a sinistra)  con un collaboratore
Stiamo divagando, nel titolo del post vi avevamo promesso la recensione di This must be the place e siccome ogni promessa è debito, per leggerla cliccate (QUI).


Volete diventare fedeli lettori di The talking mule

Lo trovate anche su:
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mercoledì 26 ottobre 2011

Giovani talenti: Giunone Couture


Giunone è Cinzia Debiase, dal 2003 anima e corpo di Giunone Couture, un atélier-negozio dallo stile molto particolare, da pochi mesi nella nuova sede di San Salvario, attirata dall'atmosfera da "paese" e dal clima di collaborazione che contraddistingue questo quartiere torinese, fucina di creatività emergente.


Terminato l'Istituto di Moda, Cinzia-Giunone apre un laboratorio di sartoria dedicandosi a effettuare riparazioni e a cucire abiti seguendo le direttive delle clienti, ma proponendo ogni tanto anche capi ideati da lei; dopo qualche tempo, visto il successo delle sue creazioni, decide di dedicarsi esclusivamente alle sue collezioni, che realizza personalmente dalla A alla Z, dal cartamodello al taglio, alla confezione, senza avvalersi di laboratori o lavoranti. Giunone propone una piccola linea ad ogni stagione, integrata con capi nuovi nel corso dei mesi, ma è disponibile a realizzare i suoi modelli anche su misura e a creare abiti unici per occasioni speciali. Anzi, come ogni atélier che si rispetti, Giunone Couture ha il suo archivio di schede personali delle clienti per cui, una volta prese tutte le misure, è possibile ordinare un capo senza passare per forza dal negozio, sicure del gusto di Giunone-Cinzia che, amando creare un rapporto di fiducia e amicizia tra sè e le sue clienti, non esita a mandarle via a mani vuote quando non c'è niente di adatto in negozio.  


Lo stile di Giunone la identifica molto nettamente: cerco di creare una linea che stia bene a tutte, dalla 38 alla 60, e anche per questo mi piace provare i modelli in progress sulle mie clienti, in modo da trovare i difetti sui diversi tipi di fisico ed eliminarli per arrivare al capo finale da vendere in negozio
I miei capi sono abbastanza semplici, lineari, e mi piace vedere come cambiano una volta indossati: a seconda della personalità e dello stile di chi li porta, lo stesso abito può diventare bon-ton, rock, romantico...

 
Ma come lavora Giunone? Mi piace "comandare" i tessuti, creare forme con pieghe e intarsi e per questo lavoro esclusivamente con tessuti biellesi da uomo, che sono più sostenuti di quelli da donna - (e purtroppo anche più cari...), conferendo ai suoi capi un che di scultoreo. E' proprio questo che ci è piaciuto: capi originali, eleganti ma adatti alla vita quotidiana, in cui si fondono tagli moderni e linee retrò, indossabili da chiunque, come dimostra la clientela di Giunone, assolutamente trasversale sia per taglia che per età. 


Giunone Couture è in Via Principe Tommaso 27 a Torino - tel. 011/5792134
L'atelier è aperto dalle 10 alle 20, il giovedì fino alle 23
Per info e aggiornamenti potete contattare Giunone su Facebook (QUI)

lunedì 24 ottobre 2011

La metà degli anni e il doppio dei soldi? L'outfit

Che cosa indosserei se avessi la metà degli anni e il doppio dei soldi?
A volte è divertente sognare, immaginare di essere giovani, magre e ricche e potersi vestire come ci pare, senza preoccuparsi di nascondere quel chiletto in più o mandare il conto in rosso.

Cosa indosserei...

1.Tracolla, Cambridge Satchel Company - 98 sterline - cambridgesatchel.co.uk
2. Anello, Fossil - 32 dollari - zappos.com
3. Cardigan, Precis Petite - 45 sterline - houseoffraser.uk
4. Abito, Asos - 58 euro - asos.fr
5. Parka, Cream - 999 euro - conleys.de
6. Biker boots. Mr Wolf - 239 euro - jades24.com

se avessi la metà degli anni e il doppio dei soldi

1. Cappello a cilindro, Catarzi - 56 dollari - asos.com
2. Maglione asimmetrico, Moschino Cheap&Chic - 395 dollari - net-a-porter.com
3. Guanti, Dorothy Perkins - 7 sterline - dorothyperkins.com
4. Brogues borchiate, Topshop - 180 dollari - toposhop.com
5. Quilt, Alexander McQueen - 450 dollari - stylebop.com
6. Borsa, Rebecca Minkoff - 295 dollari - stefanibags.com
7. Bracciale borchiato, linea pelle - 90 dollari - lpcollection.com

venerdì 21 ottobre 2011

Bright, geek girls


Ehi, geek girls! Vi ho visto alla fashion week, rischiate di finire sotto al tram o investite da un taxi o anche solo di scivolare su una buccia di banana per twittare l'ultima notizia. Ma quando verrete fotografate da The Sartorialist con un outfit superlativo il vostro I-Phone sarà all'altezza della situazione?


Tutte le geek girls che non rinunciano a distinguersi anche nei dettagli saranno liete di sapere che è stata lanciata in Italia una collezione di cover per I-Phone e I-Pad per tutti gli outfit che si prenderà cura del guardaroba della loro amata appendice tecnologica.


Non volete rinunciare al colore must have di stagione neanche per l'I-Phone? Ecco una cover in plastica con tanto di appoggio, naturalmente arancione. 


Le ragazze più brillanti ameranno le cover in cristalli per tutti i gusti, dal degradé alla tinta unita, dall' animalier al rigato. 

 Cover Union Jack per I-Phone e cover rigata per I-Pad

L'Union Jack è diventato un'icona di stile? Potrà averla anche il vostro telefono!
La collezione Lamour non si limita alle cover per I-phone e I-pad: a noi è piaciuto molto lo speaker per Iphone in silicone ma non mancano auricolari in pendant con la cover preferita.


Le cover e gli accessori Lamour sono disponibili solo on-line, li puoi trovare (QUI)


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mercoledì 19 ottobre 2011

Adrian, il costumista della Golden Hollywood


- Sono molto ridicola.
- Ridicola? Se questo vestito camminasse da solo per i Boulevard, io lo inseguirei e una volta raggiunto lo fermerei per dirgli: aspetta delizioso vestito, voglio presentarti a Ninotchka, siete fatti l'uno per l'altra. 
dal film Ninotchka

L'artefice del delizioso vestito e della frase che tutte noi vorremmo sentirci dire è Adrian Adolph Greenburg, meglio noto semplicemente come Adrian, classe 1903, capo-costumista alla Metro Goldwyn Meyer dal 1928 al 1941, forse il più grande costumista di tutti i tempi, disegnò abiti per più di 250 film.

Adrian
Adrian fu il creatore del look delle più grandi dive del cinema degli anni Trenta, dando vita a una vera e propria moda parallela in grado d'influenzare persino quella "ufficiale" parigina.
Dive sì, ma, come tutte le donne, imperfette. Ad Adrian va il merito di aver saputo nascondere bene le magagne e valorizzare i punti di forza creando vere e proprie icone di eleganza. Il suo primo grande successo, il vestito a triangolo sfoggiato da Joan Crawford in Ritorno (1932), fu proprio dovuto all'esigenza di mimetizzare le spalle larghe, il busto un po' troppo importante e le gambe corte di Joan Crawford. Adrian ci scherzava su dicendo: chi crederebbe mai che la mia carriera si regga sulle spalle della Crawford? 
Il vestito fu un grande successo, frotte di donne si riversarono nei magazzini Macy's per aggiudicarsi una copia del vestito della loro eroina.


Se mi si copia, lo si fa per i miei vestiti, ed è Adrian che me li fa.

Joan Crawford

Grazie ai cappelli di Adrian sfoggiati in Destino (1928) e Ninotchka (1939), Greta Garbo divenne una fashion icon ante litteram: cappelli a cloche, baschi e turbanti si affermarono non solo nelle sale cinematografiche ma anche per le strade proprio grazie al successo di questi film.

Destino (1928)
Il velo dipinto (1934)

Pranzo alle otto (1933)
Scandalo a Filadelfia (1940)

Oggi Adrian viene ricordato soprattutto per i costumi del Mago di Oz e per le celebri scarpette rosse di Dorothy. A proposito, vi ricordano qualcosa?

MiuMiu A/I 2011-12
Nel 1941 Adrian si dimise da capo-costumista per inseguire il sogno della moda vera e aprì un atelier, trasformandosi dal costumista al sarto delle dive, le grandi attrici hollywoodiane, che evidentemente apprezzavano gli abiti di scena, si trasformarono nelle sue migliori clienti facendosi disegnare anche il loro guardaroba personale. Adrian morì improvvisamente all'età di 56 anni.

domenica 16 ottobre 2011

Giovani talenti: Fuzia

 

Abbiamo conosciuto Fuzia qualche mese fa, durante l'edizione estiva di ByHand (fiera cittadina all'insegna del fatto a mano di qualità), le sue collezioni femminili e moderne ci hanno subito colpite così, in occasione della sfilata A/I 2011-12, siamo andate a trovare Fuzia in atelier per conoscerla di persona e avere qualche anticipazione. Il piccolo atelier laboratorio si trova in una delle vie più frequentate ed eleganti del centro di Torino, impossibile non notare la vetrina da cui occhieggiano i suoi abiti  meravigliosi. Veniamo accolte da Fuzia, anima e corpo del brand. 


Tunisina, da sempre è appassionata di moda e decide di affiancare allo studio diurno di Economia e marketing quello serale di moda. Ho iniziato a frequentare corsi serali per stilisti per hobby, mi sono sempre interessata alla moda e ho pensato che fosse un buon modo per passare il tempo - racconta Fuzia - così ho cominciato a creare i primi abiti per le amiche e per me stessa; quando sono arrivata in Italia 4 anni fa ho trovato una grande fonte d'ispirazione nel vostro paese. Ho cominciato così a trasformare la mia passione in professione vendendo i miei abiti prima in qualche boutique per poi quest'anno coronare il mio grande sogno e  aprire un punto vendita mio!  
Per il momento sono una realtà piccola, ci sono solo io; creo gli abiti in atelier e li vendo nel negozio attiguo dove entro direttamente in contatto con il cliente, lo conosco meglio e scopro che cosa gli piacerebbe indossare. 
Quando penso a un abito mi piace "finirlo" con gli accessori giusti: una borsetta, un cappello, uno spolverino. Il mio stile, pur essendo moderno, si ispira molto agli anni '60 e '70, gli anni dell'eleganza per eccellenza in cui la scelta degli accessori era un tutt'uno con l'abito. Oggi non abbiamo molto tempo per pensare a questo tipo di raffinatezze però ci concediamo ancora questo lusso in occasione delle cerimonie importanti!
Ho notato con piacere che i miei capi attirano l'attenzione e che in molti si fermano a guardare la vetrina, che un mio abito piaccia a tante persone è per me un grande orgoglio!

 

Ci piace pensare alla collezione Fuzia come a dei capi creati da una donna per le donne, avvolgenti e geometrici valorizzano le forme senza segnarle, lunghezze (o cortezze) inguinali sono bandite, così come i tagli che richiedono un fisico da pin-up per poter essere indossati. Il punto vita è il marchio di fabbrica di Fuzia: lo trovo molto femminile, per questo motivo mi piace sottolinearlo con le sciancrature lasciando poi l'abito cadere morbido. Molti clienti mi chiedono se i miei abito così particolari hanno "origini tunisine", se sono rivisitazioni degli abiti tradizionali, purtroppo devo smentirli: la mia prima fonte d'ispirazione è sempre la stoffa, che mi piace lavorare direttamente sul manichino, senza disegni nè cartamodello; mi piace toccarla, sentirne la consistenza, spesso già mentre scelgo le stoffe immagino il modello realizzato, per questo motivo penso che la qualità del tessuto sia importantissima e mi piace sceglierlo personalmente. Per questa stagione A/I ho scelto lane biellesi dai colori classici dell'inverno come nero, tortora e grigio, senza dimenticare i neutri per un tocco di luce, tinte unite o fantasie discrete tipiche del guardaroba maschile che trovo creino un contrasto interessante in un abito femminile.


Fuzia Atelier
via Maria Vittoria 22
Torino

Immagini courtesy Fuzia

venerdì 14 ottobre 2011

Lulu&Boo Organics, la review


Da poche settimane sono finalmente "sbarcati" anche in Italia i prodotti della linea Lulu&Boo Organics: sono cosmetici organici al 100%, certificati e garantiti dalla Soil Association e dalla Vegan Society, formulati nel 2005 dalla make up artist Claire Edmunds utilizzando prodotti biologici essenziali ed estratti attivi vegetali. La totale assenza di agenti chimici irritanti come SLS - Sodium Lauryl Sulphate, parabeni, fragranze e coloranti sintetici li rendono ideali per qualsiasi età e tutti i tipi di pelle.
Torino Style ha avuto l'onore di provare in anteprima alcuni prodotti: 


Jasmine & Vanilla Body Lotion (26.50 euro). 
Provvidenzialmente giunta in un periodo di pelle iper-secca, questa crema ci ha conquistate sin dalla prima applicazione. La texture è molto piacevole e la lozione idrata a fondo per moltissime ore senza essere unta, appiccicosa o "spessa". La sua fragranza avvolgente è così piacevole e duratura da poter anche "saltare" il profumo. 


Shea Butter & Jojoba Organic Deep Hair Tratement (12.60 euro). 
Ideale per i capelli secchi e sfibrati, si usa come una maschera applicandone una PICCOLA quantità sui capelli asciutti, lasciandola in posa per una decina di minuti e via con lo shampoo. Se seguirete le istruzioni avrete capelli morbidi e setosi; se fate come Giulia che l'ha sciaquata con l'olio per capelli (ultimamente è un po' distratta)  l'effetto shocking è assicurato!



Rose & Vanilla Lip Balm (7.50 euro). 
Testato dalle professioniste delle labbra secche (cioè noi), possiamo dire che è fenomenale! Grazie alla consistenza vellutata, si stende in un attimo e il suo effetto dura a lungo, unendo all'idratazione anche l'effetto "lucidalabbra". Profumato alla rosa conquisterà le amanti del fiore per eccellenza, se invece non siete delle boccucce di rosa, potrebbe risultare un po' troppo "saporito".


Ci piace: il packaging deliziosamente retrò è riciclabile, nonostante siano organici i prodotti si conservano a lungo, le date di scadenza sono paragonabili a quelle dei prodotti "tradizionali".


Dove si compra: in esclusiva per l'Italia su Beautyaholic's Shop (clicca qui)

mercoledì 12 ottobre 2011

Il Melograno, chef per un pomeriggio


Romana Bosco ai fornelli

E' con grande gioia che abbiamo accettato l'invito della scuola di cucina Il Melograno a partecipare alla lezione A cena con il mare. Per chi non la conoscesse, il Melograno è ben più di una scuola di cucina, è un'istituzione torinese fondata da Romana Bosco, chef Cordon Bleu, trentatre anni orsono e, oggi come allora, si è affermata come un porto sicuro per chi oltre a cucinare bene desidera accogliere gli ospiti con tutti i crismi dettati da bontà ed estetica insieme. 
La cucina super attrezzata di Romana, costellata qua e là di melograni porte-bonheur, è strutturata sia per lezioni teoriche (in cui si osservano gli chef all'opera) sia per lezioni pratiche in cui ci si può mettere attivamente alla prova; quella a cui ho scelto di partecipare è una lezione teorica, quindi niente figuracce in diretta! 


Dal mio posto, grazie agli specchi  posizionati sopra il bancone, non perdo neanche una mossa delle cuoche che, gentilissime, chiariscono tutti i dubbi relativi alla ricetta (e non solo). In pochi minuti l'ambiente si scalda e la lezione accademica si trasforma in un'incontro tra amiche che si scambiano segreti culinari. Quando un piatto è pronto, lo si assaggia tutti insieme, così alle sei del pomeriggio ho al mio attivo una cena completa!

Il menu prevede:
Crostatina fredda di gamberetti
Terrina di sardine
Riso pilaf ai molluschi
Branzino arlecchino
Conchiglie di sorbetti

Romana, coadiuvata dalle preparatissime Giovanna Bottelli e dalla nipote Giada Bosco, dà inizio alle danze partendo dal dessert: la Conchiglia di sorbetti, di sicuro effetto, è anche di facile realizzazione, bastano un paio di gusci di capesante, sorbetto al limone e un freezer. Per fare le formine non avete bisogno di istruzioni, no?




Il programma continua con la Crostatina fredda di gamberetti, poche mosse (facili) per un piatto che stupirà tutti. Nel video potete osservare tutte le fasi della preparazione.





Proseguiamo con gli antipasti, arriva il turno della Terrina di sardine, grazie alla spiegazione passo a passo delle insegnanti tutto diventa facile, et voilà, la terrina è pronta.

 
 
 

Si passa alle questioni spinose (e parlando di pesce era inevitabile!), Riso pilaf con molluschi. Dopo trentatre anni (i miei) di reciproca diffidenza ho fatto finalmente pace con il riso pilaf, lo sapevate che per una sicura riuscita basta farlo bollire prima di metterlo in forno?

 

Last but not least, Il branzino Arlecchino lascerà a bocca aperta ospiti e familiari. Il branzino al forno è alla portata di tutti, grazie ai segreti dello chef lo trasformerete in un piatto da gran gourmet. E in poche ore, ecco che un intero menù di alta cucina diventa alla portata di tutti (o quasi).

 

Volete cimentarvi anche voi nella nobile arte del ricevere? 
Romana, Giada e Giovanna vi aspettano! 
Per il programma dei corsi e tutte le info clicca QUI.

Romana e Giada Bosco con Giovanna Bottelli

 Scuola di cucina Il Melograno
Piazza Vittorio Veneto, 9
Torino



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