mercoledì 16 novembre 2011

Cost per wear ovvero quanto mi costi davvero?


Quante volte ci è capitato di sentirci in colpa per un acquisto un po' troppo caro e quante volte abbiamo sperperato allegramente capitali in abbigliamento low cost o cose rivelatesi inutili, perchè tanto "costa poco"?
C'è un fattore da tenere sempre presente nello shopping, molto considerato dalle blogger USA, il "cost per wear", vale a dire il costo del capo : n° di volte in cui verrà indossato. Spendere 500 euro per un cappotto che porto tutto l'inverno per due anni, certamente è un migliore investimento della giacchetta luccicante da 50 euro messa due volte.
Molto dipende dall'uso che si fa di un capo: se ti piace avere un cappotto di qualità e pensi di indossarlo per parecchi inverni, i 280 euro del doppiopetto rosso di French Connection possono essere un ottimo investimento; se invece preferisci cambiare ogni anno, meglio i 50 euro del cappottino azzurro di H&M;, alla fine il CPW è più o meno lo stesso. 
Il cappotto Fairly con il collo di pelliccia costa 360 euro, è caro ma è un classico che possiamo tenere nell'armadio per anni, con un CPW migliore della giacchetta H&M a 129 euro: è vero che per un Versace sono pochi, ma... quante volte metteremo un bomber in velluto leopardato che non passa certo inosservato?



Non è invece economicamente convincente comprare un super abito per il matrimonio dell'amica, in questo caso l'indice CPW  consiglia vivamente di rivolgersi a una catena low cost. Per una serata importante, l'abito verde di Asos è bellissimo, ma spendere 756 euro per un vestito che metteremo - se va bene - due volte, economicamente è un suicidio, molto meglio la tuta palazzo, sempre di Asos, che costa  85 euro: è ugualmente di impatto e quando ce ne saremo stufate potremo darla via senza troppi rimpianti, il CPW ringrazia! 


Le stesse valutazioni valgono anche per gli accessori:  gli stivali Hogl che costano 220 euro avranno un CPW migliore dei sandali in pizzo Mango da 70 euro. Meglio comprare una borsa cara ma duratura o sei borse economiche che finiranno presto nella spazzatura? Alla fine la spesa è la stessa, a voi l'ardua sentenza.



Certo, resistere alle tentazioni è difficile ma, prima di tirare fuori la carta di credito, due calcoletti sul CPW potranno indurci a spendere in modo saggio e poi...  dimostrare scientificamente a mamme e/o mariti ululanti che la Gucci Bamboo che ovviamente indosseremo fino a 90 anni - dunque con un bassissimo CPW -  è un ottimo affare, non ha prezzo!!!

10 commenti:

  1. Siiiii, ma lo sai che anch'io faccio spesso il calcolo del Cost per Wear?!?! Tuttavia, a volte a priori non funziona: spendi tanto per un capo pensando di sfruttarlo molto e poi invece lo metti un paio di volte, viceversa compri qualcosa pensando che sarà una follia perché il costo è altissimo e lo sfrutterai pochissimo e invece diventa un cavallo di battaglia del tuo guardaroba e quindi alla fine avrà un CpW bassissimo ... i misteri dell'economia :)))
    www.lostinunderwear.blogspot.com

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  2. Anche io faccio spesso :D hai dato ottimi consigli!

    MissPandamonium

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  3. Io tengo sempre conto del CPW :)
    Anche quando vado ai matrimoni compro capi economicamente importanti ma semplici in modo da poterli utilizzare anche se esco il sabato sera.
    Per ora ha sempre funzionato quest'aspetto dello shopping!

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  4. Santissime parole!
    Non conoscevo questa cosa del CPW ma comunque il mio pensiero e' piu' o meno lo stesso.
    Anche se di solito scivolo rovinosamente sui vestiti da sera e/o cerimonia: spendo uno scempio e (ovviamente) non li metto praticamente mai... ma almeno cerco di comprare cose che passano di moda relativamente.
    Altra cosa e' quella di convincere padre/madre/fidanzato che le mie spese folli hanno un loro perche' e sono fatte in prospettiva del futuro :-D

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  5. Questo ragionamento è interessante. "chi più spende, meno spende" avrebbe detto mia nonna. Ciò non toglie che quando capita di strisciare la carta di credito per numeri a tre cifre (o quattro!) si senta sempre di aver speso tanto, troppo! Io cerco sempre di fare una distinzione e su cappotti, giacconi, scarpa, abbigliamento sportivo particolare (come quello da montagna) che si indossano per molto tempo o molto di frequente spendo volentieri cifre più alte, perché in quei casi la qualità va prima di tutto!

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  6. Un post di buon senso!
    Riguardo ai cappotti, conta anche la qualità e quanto tengono caldo: anche se avessi voglia di cambiare cappotto ogni anno non potrei comprare un H&M: mi serve qualcosa di più serio nella nostra fredda Torino!

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  7. un post davvero utile, che forse attenua i miei sensi di colpa per aver desiderato..ma nn ancora comprato..un cappottino da Cou Cou in Via Lagrange...321 euro lo so, ma lo userei per sempre! altro che 2 inverni! uso spesso il cpw e sono felice quando nel mio armadio ritrovo delle cose che amo indossare spesso, che nn mi stancano ma mi fanno sentire bene, è il segno che l'acquisto è stato ragionato, l'investimento utile e lo shopping nn compulsivo...o quasi!
    www.rosafondente.it

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  8. Il secondo cappottino è qualcosa di meraviglioso *.*

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  9. Io sono la contraddizione fatta persona: mi piacerebbe acquistare alcuni abiti o accessori che costicchiano ma poi non li metterei mai per non rovinarli, tant'è che faccio già così e mi rendo conto che è una gran cazzata. Invece le cose da due lire di H&M le metto anche ogni giorno perchè me ne frego che si sciupino o si rovinino. Ma comunque la loro durata, per moda o per utilizzo, è sempre molto relativa. Ho investito € 100 in delle ballerine nere scamosciate di Max&Co. Spero di esaurire il CPW presto e smetterla di non indossarle altrimenti si sciupano :)

    Lo so, sono da suicidio..!!

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  10. Sarò vecchia, non conoscevo questa sigla CPW, ma mi piace! Io l'ho sempre fatto CPW! però ho anche comprato capi costosissimi che ho sfruttato tantissimo e che spero tornino di moda così li potrà utilizzare mia figlia...

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