Non ho dovuto vincere il biglietto dorato di Willi Wonka per realizzare i miei sogni di bambina, è bastato aspettare un po' e, come per Charlie, il protagonista del romanzo di Roald Dahl, le porte della fabbrica delle mie caramelle preferite (
Le Pastiglie Leone) si sono aperte anche per me. E' stato con grande piacere che abbiamo accolto l'invito a una visita al processo produttivo nello stabilimento Leone, dove abbiamo potuto soddisfare ogni curiosità riguardo alle famose caramelline. Ad accoglierci non gli
Umpa Lunpa ma una più rassicurante Daniela Monero, discendente di Giselda Balla Monero, imprenditrice di ferro che nel 1934 rilevò l'azienda e trasformò la già conosciutissima Marca Leone in sinonimo di qualità ed eccellenza.
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Pronti, cuffietta e via! |
Indossato l'abbigliamento d'ordinanza (vedi sopra), la visita ha inizio. Si parte dal cavallo di battaglia dell'azienza, le pastiglie. Fedele a ricetta e procedimento dal 1857, la Leone è rimasta uno dei pochi produttori al mondo di questo tipo di dolciume: gli ingredienti sono gli stessi di sempre, zucchero, gomma arabica, gomma adragante e, a seconda del gusto, essenze di agrumi o succhi di frutta. Oggi si prepara il gusto Principe di Napoli ai fiori d'arancio (le mie preferite sono le Cedrosalvia n.d.r.), arriviamo appena in tempo per vedere l'impasto pronto, ovviamente non lo abbiamo potuto toccare ma sembra un po' una pasta frolla. Una volta pronto viene messo in una specie di sfogliatrice gigante che dopo aver steso la pasta la taglia a forma di pastiglia. Appena tagliate le pastiglie sono molli e hanno bisogno di un giorno per essiccare ed assumere la consistenza che conosciamo. Noi le abbiamo assaggiate appena uscite dalla macchina e sono davvero deliziose!
Le pastiglie sono sicuramente il prodotto più famoso ma la Leone produce tantissimi tipi di dolciumi, e noi li abbiamo assaggiati tutti!
Siamo state fortunate e siamo riuscite a vedere in azione l'impastatrice delle caramelle, rigorosamente prodotte con vero succo di frutta. Queste sono al mirtillo e siamo rimaste inebriate dal profumo!
Qui sotto potete vedere le gocce, se mordete il guscio duro assaporerete l'interno pieno di sciroppo di frutta e le gommose alla liquirizia.
Così, tra un assaggio e l'altro, concludiamo in bellezza con Sua Maestà il Cioccolato! Da poco introdotto tra i prodotti Leone, viene proposto in molte varianti, tutte a base di cacao centro-americano. Fiore all'occhiello dell'azienda e orgoglio del Sig. Monero è la tavoletta ottenuta con cacao macinato a pietra seguendo un'antica ricetta del '700, più granuloso e amaro di quello che siamo abituati a gustare noi (purtroppo non ci è stato permesso tuffarci dentro), noi abbiamo apprezzato molto anche la crema gianduia in tubetto!
Alla Leone sono all'antica e, nonostante le difficoltà, amano fare le cose come una volta, seguendo ricette storiche e scegliendo solo materie prime di alta qualità. Questo però non significa che siano contrari alle novità, oltre a concedere il marchio per la linea di borse Fara Collection (di cui abbiamo parlato QUI), spesso vengono prodotte serie limitate di scatolette con decorazioni a tema o legate ad avvenimenti speciali.
Se per i tradizionalisti la confezione delle Leone può essere solo questa, i bambini ieri impazziranno per la linea dedicata a Lupin III.