mercoledì 30 aprile 2014

Best Actress - Dive da Oscar


Se ancora non ci siete stati, questo è il momento di venire a visitare Torino! Oltre ad essere una città splendida e dalle mille bellezze (non c'è neanche bisogno di dirlo), in questo periodo vanta un considerevole numero di mostre very interesting. In preda all'imbarazzo della scelta noi abbiamo iniziato da quelle a tema "moda" visitando Alta Moda e Gran Teatro alla Reggia di Venaria (leggi QUI) e Chapeau Madame! a Palazzo Madama (leggi QUI), ultima (ma solo per inaugurazione) Best Actress - Dive da Oscar al Museo Nazionale del Cinema (per i non torinesi, dentro la Mole Antonelliana).

Emma Thompson - vincere l'Oscar senza prendersi troppo sul serio!
Abito indossato da Emma in Casa Howard

La mostra ripercorre la storia delle donne che hanno vinto la statuetta più ambita dalle attrici, con 350 cimeli che raccontano le dive di ieri e di oggi dal 1929 al 2014. 


 chi non ricorda l'abito a pois indossato da Jessica Lange in Blue Sky?

Oggetti, fotografie, abiti di scena e le toilettes  indossate per ritirare l'Oscar ci permettono di "sfiorare" il mito e sognare il mondo dorato di Hollywood.


un bel trio
Cher e Michael Douglas, 1988. Posso azzardare? Se questo non è l'abito più brutto ci andiamo vicino... 


 dopo il più brutto, il più bello!Il famoso Valentino vintage di Julia Roberts





Best Actress - Dive da Oscar
Museo Nazionale del cinema - Mole Antonelliana
fino al 31 agosto 2014
Per ulteriori info, clicca QUI





lunedì 28 aprile 2014

Moi et "Sid" - le gonne


Riuscite a immaginare una gonna ampia a vita alta e super femminile senza pensare a Christian Dior? No. Infatti è proprio al sarto dei sarti che si è ispirata Fabrizia Rossetti Carenzio, designer del brand Moi et "Sid" (di cui abbiamo parlato QUI), nel creare la sua linea di gonne pret-à-porter.



E' stato con grande piacere che abbiamo accolto l'invito di Fabrizia, in occasione del fuorisalone a Milano, a scoprire in anteprima la collezione. 



L' headquarter Moi et "Sid", a due passi dall'affollatissima via Tortona, si è rivelato un piccolo angolo di paradiso, in una Milano di terrazzi e cortili che non pensavo potesse esistere (sono provinciale, lo so...). 



Un terrazzo e una veranda dove rilassarsi godendo del silenzio e del sole e, tra un biscottino e una fetta di torta, ammirare la collezione prèt-à-porter Moi et "Sid", composta da quattro modelli diversi che in comune il materiale, la seta, e la caratteristica della vita alta, con una chiara ispirazione all'eleganza degli anni '50. Colroi forti e tagli curatissimi, per riscoprire il piacere di essere eleganti sempre, non solo in quando ce lo impone l'occasione. 



Mi piace l'idea di essere sempre ben vestiti - racconta Fabrizia - con un abito elegante ci si sente subito meglio e poco importa se dobbiamo andare a un evento o a fare la spesa; con gli accessori giusti anche un pezzo importante può essere adattato facilmente alle diverse occasioni. Mi piace testare personalmente i miei capi, solo così posso rendermi conto dei difetti e apportare dei miglioramenti prima di rendere il modello "definitivo" - prosegue Fabrizia - per questo motivo ho dotato le gonne Moi e "Sid" di una crinolina rimovibile in modo da renderle ancora più vaporose nelle occasioni ufficiali e al tempo stesso più comode e pratiche per la vita di tutti i giorni.


Curiosando tra le proposte Moi et "Sid" abbiamo trovato molti spunti interessanti per gli abbinamenti alla gonna, Fabrizia però suggerisce una ricetta sicura: una camicia bianca di taglio maschile nelle occasioni eleganti o una semplice t-shirt per un outfit quotidiano, l'idea mi piace, mi sa proprio che proverò... La mia preferita è quella verde, e la vostra?


top in seta con maniche a palloncino
dettaglio bottone vintage


per


giovedì 24 aprile 2014

Brand we love: Audley London




Come i nostri lettori più fedeli ricorderanno, qualche mese fa Maurizia ha avuto il piacere di visitare lo stabilimento che produce le scarpe Audley London ad Alicante (leggi QUI il post). Nell'occasione abbiamo avuto anche qualche anticipazione sulla collezione primavera/estate 2014, ma aspettavamo che il clima fosse propizio all'acquisto di scarpe aperte e sandali per mettervene a parte.

Jasy si richiama alle sedie di Gerrit Rietveld (se le cercate in rete capirete il perché)

I designers di Audley, i londinesi Tim e Fiona Slack, per la collezione in corso si sono ispirati al lavoro di tre architetti innovati, ognuno nella propria epoca: 


Charles Rennie Mackintosh 




Gerrit Rietveld 




Richard Artschwager 



(se volete saperne di più sarò lieta di illuminarvi, ma in questo post non posso dilungarmi in considerazioni artistico-filosofiche sennò Maurizia mi censura). 

Jamie, uno stivaletto molto Mackintosh (ma così ci sono anche sandali e decoltée)




Infatti se ci fate caso i modelli estivi hanno forme ispirate all'architettura minimalista: linee semplici, forme geometriche, abbinamenti di colore inusuali (permettetemi di aggiungere che c'è anche qualche influenza dell'arte giapponese).


Se avete letto il post saprete che per Audley London la comodità delle scarpe è una priorità assoluta, e questa è una delle ragioni per cui le adoro (l'altra è che adoro anche l'arte e l'architettura), perciò anche la scelta dei materiali è fondamentale. Per la primavera / estate sono stati scelti il cuoio e l'elastico, oltre alla gomma di suole e tacchi per una camminata super soft.

il sandalo Jacinta, in cuoio ed elastico. 
Questo è il modello Julia. 

Il blu, da solo oppure abbinato al bianco o al beige è uno dei colori base della collezione estiva, giocata sul contrasto tra colori primari o colori neutri. 






Il problema ora sarà quale scarpa scegliere??


Jennifer, un modello di ispirazione Artschwaeriana

Se volete vedere la collezione p/e completa, fare qualche acquisto sullo shop on line o sapere l'indirizzo dei negozi, cliccate QUI
Alle più secchione consiglio anche un giro sul board "influences 2014" di Pinterest, molto istruttivo.

martedì 22 aprile 2014

Pomellato, la felicità al dito


Quando ero ragazzina e passavo le vacanze a Bardonecchia (parliamo del secolo scorso) non mancava mai la sosta quotidiana davanti alla locale gioielleria per ammirare i gioielli di Pomellato: allora era il momento dei ciondoli "burattini" e degli anelli montati a nudo, che peraltro restano il simbolo della maison milanese, e io sognavo di essere una signora ricca e entrare a comprarmeli.
Perciò, quando qualche settimana fa siamo state invitate alla presentazione della collezione p/e 2014, non mi sono fatta sfuggire l'occasione e sono entrata con molto piacere nella boutique Pomellato di Torino, dove la gentilissima direttrice mi ha illustrato le ultime novità Pomellato insieme agli intramontabili classici e mi ha spiegato che tutti i gioielli vengono fatti pazientemente a mano nel laboratorio Pomellato che da sempre si trova nel centro storico di Milano.


La linea di punta per l'estate è Arabesque, anelli, orecchini, collane e bracciali dai volumi importanti, in oro rosa traforato. Tra i pezzi più interessanti l'anello a cupola, con o senza dimantini incastonati, e quello con un'ambra purissima, e gli orecchini pendenti ispirati alla glicine, mentre bracciali e collane reinterpretano la linea Gourmette nata negli anni Settanta.


Ispirati ai colori del mare e della sabbia sono rispettivamente la linea Capri, in oro rosa opaco con lapis, turchese e cristallo di rocca e gli anelli Sabbia in oro rosa brunito con un pavé di diamanti brown, black o bianchi volutamente irregolare e ondulato per riprendere la texture della sabbia, entrambi tra i miei preferiti.


Abbiamo poi la linea Tango con anelli e orecchini con una grossa pietra (ametista o prasiolite, a vostra scelta) con una sfaccettatura irregolare contornata da diamanti e il bracciale che riprende nelle forme un altro classico degli anni Settanta, catena in oro rosa e argento alternata a diamanti bianchi o neri.


E per chiudere in bellezza, davanti ai miei occhi si è aperta una scatola piena di anelli, i famosi Nudo: ametista viola, quarzo madera arancione e quarzo lemon ovviamente giallo, quarzo azzurro e la preziosissima prasiolite verde, in tre dimensioni diverse (maxi, classic, petit) da abbinare a proprio piacere o da portare da soli, così come i Baby, topazi, zaffiri, tormaline e rubini, peridoto e tsavoriti tagliati quadrati e legati con quattro semplici graffette. Chi non ne vorrebbe una manciata?


Pomellato a Torino è in via Cesare Battisti 5
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