sabato 17 aprile 2010

Etica e moda. Il cerchio si può chiudere?


Al Cosmoprof non ci si occupa solo di bellezza in senso stretto: stamattina, per gli incontri "Trend Contaminazione Utile", ideati dalla torinese Antonella Bentivoglio d'Afflitto, si è parlato di moda ed etica. Il tema può sembrare impegnativo ma le relatrici, tutte aggiornatissime, simpatiche e anche "etiche", hanno sottolineato come oggi la moda stia prendendo nuove direzioni, con forme diverse di comunicazione, più aperte, non legate strettamente alle grandi firme (che infatti non apprezzano più di tanto) e concordato sulla necessità che il lusso diventi "sostenibile" e non semplicemente uno sfizio.
Tamara Nocco è la fondatrice dello Swap Club Italia, e ha raccontato dell'entusiasmo delle partecipanti agli swap, una sorta di festa in cui ci si scambiano abiti e accessori, che tornano a casa cariche di sacchetti senza avere speso un cent. Eva Zingoni è invece una stilista che crea le sue collezioni partendo dai materiali non utilizzati o avanzati dalle grandi case di moda, mentre Arianna Chieli è la giornalista che ha creato il primo Fashion Camp italiano, uno spazio (sia web che fisico) in cui tutti possono incontrarsi e dire la loro sui temi della moda. Ha concluso l'incontro Donata Sartorio, una lunga carriera nelle riviste di moda, autrice del libro fotografico comissionatole dalla Tod's, che ritrae famiglie "Tod's style" nelle loro case, scelte come modelli di un'eleganza per l'appunto "etica", che vede lo stile come l'eleganza dell'anima.
Un tema interessante su cui discutere: lo stile è dato dai vestiti o da chi c'è dentro? Voi che ne pensate?

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